"Bisogna capire se il calo del valore dei giocatori è contingente o stabile. Io credo che una volta che il campionato è ripreso, il calcio tornerà ad essere quello di un tempo. Questa perdita non sarà durevole. Altrimenti scatteranno altri meccanismi. Il 30% di perdita è un massacro per qualunque azienda. Se dirigessi un club aspetterei il 2020 e i primi mesi del 2021 per rinnovare un contratto. La crisi credo sparirà in un paio di anni. Ci sono settori che potrebbero recuperare prima di altri. Soprattutto quello dei servizi, come il turismo. Dal punto di vista dello spettacolo se non ci sono ricadute, può uscirne anche prima. Il pericolo è che possano arrivare contributi solo per le più grandi. Bisognerebbe aiutare le squadre minori, che possono ulteriormente indebolirsi. Gli strumenti per aiutarle nella stabilizzazione economica ci sono".
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