"Fui il suo successore ma non ci fu una cessione. In quel Bologna c'era un socio di minoranza, Mario Bandiera, lo affiancammo e diventai il presidente. Ma Gazzoni come proprietario uscente non percepì un euro. Con me fu sempre affettuoso e prodigo di consigli. Ricordo che nel calcio ebbi subito uno scontro frontale con Moggi e Giraudo e sono felice, ripensandoci, che la vicenda di Calciopoli gli abbia reso giustizia".
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