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Castellacci: “Non siamo pronti, non lo è neanche la Cina”

ROME, ITALY - MARCH 17: Emiliano Loppa,(center) a member of the Italian Red Cross briefs his team at the Red Cross headquarter as they start the round of distribution of 50 meals to the homeless on March 17, 2020 in Rome, Italy.
Homeless people are trapped in still cities, many assistance centers are closed due to possible contagion, some associations have stopped or slowed down their assistance activities.Nobody begs because nobody can leave the house, and without money you can't buy anything and the shops are almost all closed. Homeless people have become an emergency within the emergency. 
(Photo by Marco Di Lauro/Getty Images)

Il Presidente Nazionale dei Medici Sportivi chiarisce la situazione

Redazione TuttoBolognaWeb

Il decreto di Conte ha prolungato la quarantena fino al 3 maggio, ma per quanto riguarda il calcio ancora non ci sono certezze. Le indiscrezioni dicono che sarà possibile riprendere le attività sportive a partire dal 4, e che per i campionati bisognerà aspettare l'inizio di giugno. Deve però smorzare gli entusiasmi il professor Enrico Castellacci, che non è solo il Presidente Nazionale dei Medici Sportivi ma anche consulente del Guangzhou Evergrande di Cannavaro.

"Le linee guida sanitarie sono tutte giuste ed ineccepibili nella teoria, ma ci sono delle difficoltà: non sono sicuro che tutte le società abbiano strutture idonee, né sufficiente personale medico. Forse in Serie A, qualcuna in Serie B, ma di sicuro nessuno in C - spiega Castellacci ai microfoni de "La Stampa", che infine conclude - In tanti mi hanno detto che non siamo ancora in grado: non ci si rende conto delle reali problematiche. In Cina sono due o tre mesi avanti, ma ancora non si parla della ripresa del campionato".

Fonte: "Tuttomercatoweb"

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