Vitali: “Quello di Mihajlovic è un caso unico: lavora e combatte”

“Il caso di Mihajlovic è doppiamente anomalo. Non mi vengono in mente storia analoghe alla sua: un allenatore che deve affrontare una malattia severa di solito fa un passo indietro. Lui invece resta, combatte il male e porta avanti il suo lavoro. La seconda anomalia è che Mihajlovic non è un allenatore qualunque: è un leader carismatico, la cui forza è riconosciuta da tutti.

La sua assenza produrrà nei giocatori una spinta emotiva forte. È già una spinta emotiva enorme l'esempio che l'allenatore ha dato nell'ultimo mese. Mihajlovic quando ha avuto le prime avvisaglie del ripresentarsi della malattia non ne ha parlato con il gruppo, ha continuato a lavorare e oggi probabilmente sarebbe ancora a Casteldebole se non dovesse sottoporsi a un percorso che necessita di un ricovero in ospedale. Comportandosi così ha dimostrato di anteporre il bene della squadra a quello personale”.