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Carlino – Thiago Motta nella storia del Bologna: nessuno come lui

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Dai fischi di settembre fino al sogno Europa alle porte di marzo, il Bologna viaggia sulle ali di Thiago Motta

Redazione TuttoBolognaWeb

Thiago Motta arriva a Bologna in punta di piedi, quasi in silenzio. Lo accoglie un Dall'Ara frustrato, stanco della mediocrità. Thiago questo silenzio se lo avvolge attorno e lo fa principio di sé stesso. Il Resto del Carlino lo paragona alla corrente ermetica della poesia italiana, e in effetti in campo una bellezza poetica c'è. Adesso i tifosi rossoblù gongolano, seppur la parola Europa sia ancora un tabù, ma i numeri sono tutt'altro che ermetici.

La sfida contro l'Inter di Simone Inzaghi era insidiosa, nonché ultimo esame a cui era sottoposto questo Bologna. L'1-0 di Orsolini dovrebbe aver allontanato anche gli ultimi scettici, convincendo anche i tifosi più disfattisti. Nessuno come Thiago Motta nella storia del Bologna nell'era dei tre punti: 35 punti dopo 24 turni di campionato. Il più vicino è Sinisa Mihajlovic, con 33 punti in altrettante gare nella stagione 2019/20. Alle porte di marzo il Bologna è ancora lì, aggrappato alla carrozza locomotrice della classifica della Serie A, nell'ultimo posto disponibile per un biglietto per l'Europa. Il settimo posto. La vittoria contro i nerazzurri è l'apice di questo filotto positivo, per convinzione tattica e per blasone dell'avversario. Thiago, in passato campione con la maglia interista, è già osservato speciale da parte della dirigenza del biscione. Se a fine stagione sarà addio con Inzaghi, è lui il prescelto per la panchina dell'Inter. Con un futuro ancora da scrivere, di certo c'è solo la scadenza di contratto di Motta: giugno 2024. Sarà difficile trattenerlo se continuerà su questi ritmi, ma se Joey Saputo riuscisse a costruire attorno all'allenatore italobrasiliano il futuro del Bologna che verrà, probabilmente non sarebbe così scontato una sua dipartita. Palla al patron, dunque.