Dopo Palacio e Danilo, tocca anche ad Angelo Da Costa salutare i rossoblù. E' un addio meno rumoroso dal punto di vista tecnico, ma sicuramente più forte da quello morale: il portiere brasiliano quest'anno è stato arretrato a terzo portiere nelle gerarchie, ma non ha mai smesso di essere una colonna portante dello spogliatoio.
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Carlino – Da Costa chiude la porta passato
La rivoluzione rossoblù continua: se ne va un pilastro dell'era Saputo
Vero e proprio pilastro dell'era Saputo, ha accompagnato il Bologna in tutte le stagioni dal suo ritorno in A, contribuendo alla promozione tra parate, pali e traverse. Arrivato dalla Sampdoria nel gennaio 2015 e tra i primi acquisti della presidenza canadese, portato da Pantaleo Corvino, ben presto si prese il posto da titolare, a scapito di Coppola. Il suo percorso tecnico in rossoblù è stato comunque costellato di luci e ombre, ma le sue doti morali non sono mai state messe in dubbio, con Delio Rossi, Donadoni, Inzaghi e infine lo stesso Mihajlovic che si sono affidati alla sua "silenziosità" da leader. Quando ha parlato, Da Costa lo ha fatto sempre a proposito, per aiutare un gruppo a superare le sue difficoltà. Il suo agente ha già confermato che potrebbe regalarsi un'ultima stagione da protagonista prima di appendere gli scarpini al chiodo.
Fonte-Carlino
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