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Burioni: “Nessuno è immune. Il calcio tornerà, ma dipende da noi”

Redazione TuttoBolognaWeb

A domanda specifica, Burioni ha parlato del caso di Rugani: "Rugani non era totalmente asintomatico, altrimenti perché gli avrebbero fatto il tampone? Se aveva 37.4 qualche sintomo lo aveva... Diciamola in questo modo: questo virus può dare dei quadri molto lievi e questo è pericoloso perché una persona ha sintomi leggerissimi ha il potere nefasto di infettare gli altri, come evidentemente Rugani. Se fosse andato ad allenarsi avrebbe potuto contagiare tutti: comapgni, tecnico, staff, inservienti. Le regole per Rugani, ma anche per Gabbiadini, sono note e ferree. Starà isolato, senza contatti col mondo, monitorando l'eventuale febbre, fino a quando non sarà negativa la presenza del virus sulle secrezioni respiratorie. Diciamo due settimane minimo, ma l'infezione varia di persona in persona".

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