"Me lo aspettavo, era giovane ma con un'etica del lavoro che non avevo mai visto in vita mia. Si vedeva che c'era del potenziale da plasmare tecnicamente e tatticamente. Per esempio, non era un granchè nel gioco corto palla al piede, così iniziammo a lavorarci su. Stava ore e ore a fare il cosiddetto "muretto". Dovevo mandarlo a casa per sfinimento".
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