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Bonzanini: “La situazione del Bologna è idilliaca”

Enrico Bonzanini, ai microfoni di "Quasi Gol", parla di Inter-Bologna, della situazione di entrambe le società, la corsa per la salvezza ed altro ancora.

Redazione TuttoBolognaWeb

Enrico Bonzanini, intervenuto alla trasmissione "Quasi Gol", fa subito l'analisi della partita di sabato sera tra Inter e Bologna, partendo dai rossoblù: "Il Bologna arriva come squadra in gran salute e con un obiettivo preciso, cioè inseguire la Lazio, con la squadra al completo e, man mano che passano le giornate, diventa sempre più chiaro il gioco di mister Donadoni".

Si passa poi ad esaminare la situazione delle squadre coinvolte nella zone basse della classifica ed emerge il chiaro sbandamento che sta affliggendo il Palermo: "A pensar male ci si prende sempre più spesso e il Palermo, insieme al Verona, sarebbe la squadra che beneficerebbe di più del paracadute. E' la situazione di una piazza gestita da una persona che farebbe meglio a dedicarsi ad altro".

Aggiunge poi una piccola nota sulle due neo-promosse: "Carpi e Frosinone possono ancora sperare, anche perchè pure l'Udinese non è tanto tranquilla".

Tornando a parlare del Bologna, Bonzanini risponde ad una domanda sul rigore non concesso a Taider domenica da Mazzoleni: "Il rigore con il Carpi c'era, era netto, l'avrei dato 100 volte su 100; il Carpi, per come ha giocato a Bologna, non solo non meritava di vincere, ma neanche di pareggiare".

Fa poi il punto della situazione all'interno dell'ambiente felsineo: "La situazione del Bologna è idilliaca, l'animo del tifoso è sempre ingordo, pensa sempre ad alzare l'asticella della propria squadra; bisogna essere soddisfatti di un progetto tecnico con una rosa competitiva, che potrà lottare, con 2-3 aquisti mirati, per i primo otto posti ed i traguardi europei".

Esprime un ultimo parere sulla corsa salvezza: "Vedo più in forma il Frosinone, che di paure non ne ha mai avute in stagione e ha sempre provato a fare la sua stagione. Meriterebbe di più di salvarsi rispetto al Carpi".

Parla poi della questione Donadoni, che sta tenendo banco in queste giornate: "L'allenatore è, fino al 2018, Donadoni, ma i contratti al giorno d'oggi sono diversi da quelli del passato. Donadoni ha 2 crucci: il Milan e la Nazionale; la prima è la squadra dove ha giocato e alla quale fa sempre un pensiero; nella seconda ha fatto bene, è stato trattato malissimo, nonostante avesse messo in difficoltà la Spagna, perdendo solo ai rigori".

Alla fine, si esprime così sul patron Joey Saputo e sulle sue intenzioni nel capoluogo emiliano: "Saputo, a Bologna, ha un progetto tremendamente ambizioso, c'è stata un'esplosione tecnica nella rosa di Corvino; è un'anima da tifoso custodita dentro un imprenditore vincente".

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