Quattro moduli in sei mesi. Basterebbe questo a dimostrare come Donadoni non abbia ancora saputo dare un’identità precisa a questo Bologna. Tutti i 27 punti finora accumulati sono arrivati con un unico modulo, che è il 4-3-3. Non ha cambiato così tanto neppure la Juventus di Allegri, che si è fermata a tre, ma con altri giocatori e soprattutto altri risultati. Il Bologna è il nono miglior attacco del campionato, e proprio per migliorare la produzione offensiva Donadoni ha cercato di provare soluzioni diverse, senza riuscire però a portar punti. La sfida è far convivere Destro con Palacio, considerato che a 36 anni El Trenza non può sempre sacrificarsi nella posizione di esterno e che nel 4-3-3 Donadoni vede i due attaccanti alternativi l’uno all’altro, con l’argentino titolare. Qualsiasi variazione tattica è finora fallita, e tra i vari esperimenti si è persa anche qualche certezza difensiva. Dati su cui riflettere a Casteldebole, in vista della sfida contro l’Inter.
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Bologna, troppi moduli da digerire
Il problema è far convivere Destro e Palacio. Solo il 4-3-3 produce punti
dal Resto del Carlino
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