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Bologna, la punta perfetta: il bolognesissimo Raspadori

Bologna, la punta perfetta: il bolognesissimo Raspadori

di Andrea Paganelli

Redazione TuttoBolognaWeb

Che fosse bravo se n'era accorto direttamente il Bologna.

Era il 18 ottobre del 2020, i rossoblù erano in vantaggio 3-1 in casa nel derby contro il Sassuolo. De Zerbi, l'allora tecnico dei neroverdi, decise di fare una tripla sostituzione al 61': fuori Muldur, Traore e Bourabia e dentro Ayhan, Lopez e Raspadori. Quest'ultimo direttamente ha propiziato solo il momentaneo 3-3, battendo l'angolo svirgolato da Palacio e chiuso in rete da Caputo, ma nel Sassuolo che rimontò e vinse 3-4 quella partita, c'è molto del classe 2000 nato a Bentivoglio. Da quel match, il numero 18 ha sempre trovato più spazio diventando poi titolare e concludendo la stagione con sei gol e tre assist in 27 partite. Della sua crescita si è accorto anche il ct Mancini, che lo ha convocato per l'imminente Europeo. Prima punta, che all'occorrenza può giocare anche esterno, Raspadori sarebbe il prototipo perfetto del centravanti di Sinisa Mihajlovic, vista l'abilità di giocare anche fuori dall'area di rigore, ma con un grande senso del gol negli ultimi metri vicino la porta. Ovviamente, a pochi chilometri da Bologna ora se lo tengono ben stretto, ma chissà se "Raspa" potrà chiudere il cerchio un giorno, tornando sotto le Due Torri. Missione impossibile ovviamente. Ma è difficile criticare il Bfc per non averlo trattenuto dieci anni fa, quando Raspadori aveva 9 anni e a quell'età è impensabile delineare con certezza e precisione le qualità di un futuro talento.