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Bologna in cerca di una vera identità

Bologna in cerca di una vera identità - immagine 1

di Gionni Forlenza

Redazione TuttoBolognaWeb

Mi domandavo in questi giorni, quale fosse il vero Bologna, se quello contro Fiorentina e Atalanta dove pur giocando bene si è perso 1-0 o quello contro Milan e Sampdoria con ben 4 punti ottenuti o più in generale, se il vero Bologna fosse quello dell’andata o del ritorno.

Non è facile trovare una risposta. Questo Bologna, è stato costruito per migliorare leggermente il piazzamento dello scorso campionato poi, come si sa, nel corso della stagione, ci sono delle variabili che vanno messe in conto. Un Bologna al completo sarebbe da nono, decimo posto. Purtroppo si sa, è quasi impossibile non incappare in infortuni, a volte anche seri. Dominguez è un giocatore imprescindibile per il Bologna. Purtroppo è stato fuori quasi 3 mesi. Barrow da quando è rientrato dalla Coppa d’Africa, non ha più giocato a certi livelli anche se nelle ultime due uscite contro Milan e Samp, ha mostrato incoraggianti progressi. Schouten è rimasto fuori per mesi e poi ci sono stati giocatori che hanno disatteso le attese come ad esempio Bonifazi. 10 i punti conquistati nel girone di ritorno quando mancano solo 5 giornate alla fine del campionato, più la partita da recuperare contro l’Inter al Dall’Ara. Veramente pochi, rispetto ai 27 punti ottenuti nel girone di andata. Per il definitivo salto di qualità, occorrono almeno un paio di elementi alla Arnautovic e alla Medel, esperti e cattivi in campo, uno tra difesa e centrocampo e un altro tra centrocampo e attacco. A qualche elemento esperto, va poi bene la politica dei giovani da valorizzare ma solo con i giovani, si è visto oramai da svariate stagioni che il salto di qualità non si fa. Il Bologna segna quasi sempre con Arna, qualche volta con Orsolini e per esempio, Sansone non segna neanche davanti alla porta e dalla panchina, Falcinelli e Santander non garantiscono bocche da fuoco degne della nostra Serie A. Soriano da qui a fine stagione, forse un paio di reti le realizzerà ma nulla a che vedere con i 9 gol e 7 assist della scorsa stagione e più in generale, un rendimento che lo scorso anno è stato di gran lunga superiore. Lunedì sera, aldilà della vittoria firmata Arnautovic (contro le squadre liguri si esalta), da sottolineare la porta di Skorupski rimasta ancora inviolata, il buon lavoro di raccordo a centrocampo di Aebischer, i progressi di Dijks che lentamente sta tornando il trattore ammirato nel girone di ritorno del 2019 e l’ottimo lavoro sulla fascia di Hickey, dove abbina qualità e velocità. Lo scozzese è anche molto concentrato, sempre dentro la partita è difficile anche da superare per gli esterni offensivi di turno. Si, firmerei altri 4 punti tra Juve e Udinese; servirebbe a dare continuità di risultati e si terrebbe dietro proprio l’Udinese anche se va detto, i friulani devono recuperare 2 partite. Un finale di campionato per cercare di trovare la vera identità di questo Bologna, privo fisicamente di Sinisa Mihajlovic e per capire da dove ricominciare la prossima stagione, tra qualche certezza e qualche incertezza societaria.