Dalla stagione 2015/16, quando il Bologna è stato prelevato dal patron Joey Saputo, i rossoblù hanno cercato una crescita mai realmente ottenuta, almeno fino al nono posto di oggi, a un punto di distanza dal settimo posto, che significherebbe l'accesso in Conference League.


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Bologna, l’Europa non è mai stata così vicina: eppure l’anno scorso i punti erano 30…
Dalla promozione in Serie A fino al sogno europeo, passando per Palacio e Arnautovic fino a uno stadio che sembra non venire mai. Il Bologna di salsa canadese ha sempre faticato ad avvicinare posizioni europee, pur consolidandosi in Serie A con una sequenza di salvezze tranquille. Nei primi tre anni della gestione Saputo (dunque le stagioni 2015/16, 2016/17 e 2017/18) il Bologna ha galleggiato fra il 12° e il 10° posto a questo punto della stagione. Poi lo sprofondo nella 2017/18, terz'ultimo a soli 14 punti. Lì ci pensò Sinisa Mihajlovic a rispolverare tecnica e grinta per ottenere una salvezza dopo un filotto esaltante. Le stagioni 2019/20 e 2020/21, martoriate dalla pandemia e con gli stadi chiusi, hanno relegato ai rossoblù una sostanziale tranquillità nella parte destra della classifica, senza troppi sforzi.
Quindi febbraio 2023. Il Bologna è al 9° posto a 29 punti. C'è Thiago Motta con una grande gestione, un Orsolini ritrovato e la premiata ditta Ferguson-Posch che continua a sorprendere la Serie A. Eppure non è niente di più dell'anno scorso, anzi: nella stagione 2021/22 il Bologna aveva addirittura un punto in più, distante due lunghezze dalla settima piazza ma anche in quel caso si è materializzato un campionato anonimo. Ma in una classifica inficiata da penalizzazioni presenti e future l'Europa dista un solo punto, una situazione quasi inedita per il patron canadese che anche l'anno scorso, dopo il record di punti dell'andata, rientrò nei ranghi con un difficile girone di ritorno. E se fosse la stagione che la città si merita da anni?
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