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Beneforti: “Saputo può convincere Donadoni a restare”

Il giornalista Claudio Beneforti, alla trasmissione radiofonica "Quasi Gol", parla dell'importantissima gara di domenica a Bergamo e della situazione nell'ambiente rossoblù.

Redazione TuttoBolognaWeb

Nel corso dell'intervento, la prima questione è quella sull'eventuale chiamata dell'allenatore del Bologna sulla panchina della Nazionale. Beneforti si esprime così al riguardo: "Il primo nome è Roberto Donadoni per Tavecchio, il che non significa che il Bologna perde l'allenatore. Sono convinto che Saputo abbia la possibilità di convincere Donadoni a dire no alla Nazionale e al Milan".

Per quanto riguarda la trasferta di domenica, in un orario che non può non ricordare il sapore della sfida più autentica (mezzogiorno e mezzo), questo il punto di vista di Beneforti: "Il Bologna è andato a Palermo, domenica sarà la stessa cosa, l'Atalanta ha fame di vincere: quindi è un Bologna che se ha voglia, ha sufficientemente fame, può fare risultato a Bergamo".

Dopo la sconfitta di Milano si parlava di un calo nel Bologna, ma Beneforti risponde così: "Non è vero che ha mollato, che non ha più fame, è un calo più mentale che fisico, i test sono stati tutti positivi; il Bologna ha la tranquillità che l'Atalanta non ha".

Un altro aspetto negativo, oltre a quello del risultato sfavorevole, è quello dell'infortunio occorso a Mattia Destro, che lo terrà lontano dai campi probabilmente per un mese; questo è quanto detto da Beneforti al riguardo: "Non ci voleva l'infortunio di Destro, peccato che Floccari non sta attraversando un momento di forma, perchè è un giocatore importante, non è l'ultima ruota del carro".

Inoltre sottolinea l'ottimo lavoro svolto fin qui dal mister rossoblù: "Donadoni merita un grandissimo applauso a prescindere, le scelte di domenica non hanno pagato".

Conclude, infine, con questa nota: "Il Bologna è salvo, chiaramente, però ci vogliono ancora un paio di punti: è evidente che per quelli che hanno parlato di Europa, la sconfitta di Milano è una delusione, ma per chi non ha alzato l'asticella, chi è rimasto realista, ci sta, è una sconfitta dignitosa".

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