Bella regaz – Alla scoperta di.. Fabrizio Brignani

Fabrizio Brignani nasce ad Asola, in provincia di Mantova, il 13 gennaio del 1998. Dotato di grande forza fisica, è un difensore centrale di buon livello, che si fa apprezzare anche per la sua personalità, tanto da essere stato insignito della fascia di capitano nella scorsa stagione con la Primavera. Nel gennaio 2016 arriva in prestito al Bologna dalla Cremonese: aveva iniziato la stagione in grigiorosso tra le file della Berretti, che dominò il suo girone di campionato, ma negli ultimi mesi era stato aggregato più volte alla prima squadra. Nella sua prima stagione in rossoblù accumula 6 presenze condite da una rete.

La sua carriera subisce un brusco e terribile stop il 27 febbraio scorso: nel corso di un allenamento con la prima squadra, Fabrizio riporta un trauma distorsivo al ginocchio sinistro. Gli esami strumentali evidenziano una lesione del legamento crociato anteriore e la necessità di un intervento chirurgico. L’operazione, eseguita dal professor Marcacci, riesce perfettamente, ma i tempi di recupero sono lunghissimi: con almeno 5-6 mesi di stop, la sua stagione può dirsi conclusa. Fino a quel momento aveva accumulato 17 presenze tra campionato e coppa con la Primavera guidata da Paolo Magnani, siglando anche una rete. Le ottime prestazioni avevano convinto perfino Donadoni, che lo aveva convocato nelle ultime due uscite stagionali della prima squadra (l’ultima contro l’Inter in Coppa Italia).

In giugno il Bologna lo acquista a titolo definitivo dal club lombardo, con l’intenzione di farlo entrare, seppur gradualmente, in pianta sempre più stabile in prima squadra. Il trasferimento oneroso del ragazzo comporta anche ulteriori bonus di valorizzazione in favore della Cremonese. Un’operazione fortemente voluta dal club, dal procuratore del calciatore, Alberto Bergossi, e dal ragazzo stesso.

Totalmente guarito dall’infortunio, in questa stagione Brignani fa la spola tra la Primavera e la prima squadra, così come i suoi compagni Frabotta e Okwonkwo. Il suo esordio in prima squadra è però complicato dalla delicatezza del ruolo che ricopre così come dalla concorrenza che c’è dalle sue parti: dietro Helander e Gonzalez ci sono già Maietta e De Maio. Ma chissà che non possa arrivare presto la sua ora…