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Avenatti: “Ecco il mio dramma, a dicembre sono nato di nuovo”

L'attaccante ha raccontato i suoi mesi difficili al Corriere dello Sport

Redazione TuttoBolognaWeb

Dramma non solo sportivo ma umano quello che ha colpito nei mesi scorsi Felipe Avenatti. L'uruguaiano ha svelato al Corriere dello Sport come il suo problema al cuore fosse realmente serio, tale non solo da pregiudicargli la carriera ma addirittura la vita stessa. Il suo racconto:

"Quando sono arrivato a Bologna ero al settimo cielo, la mia grande occasione di giocare in Serie A. Svolgo le rituali visite mediche ma capisco dall'atteggiamento del medico e del procuratore che qualcosa non fa. Si tratta di tachicardia ventricolare. Mi dicono che è una cosa serie e che devo rifare gli esami dopo un mese. Sono distrutto". Avenatti prosegue il racconto: "Non faccio il ritiro con i miei compagni e nel frattempo con Jessica vado ad abitare nella nuova casa. Resto ottimista, come sempre, ma quando torno a fare gli esami non è cambiato niente. I medici mi dicono che devono rivedermi dopo un mese, nel frattempo mi tengono sotto controllo al Sant'Orsola. La notte non dormo, penso ad un futuro senza calcio e dico a Jessica che potremmo tornare in Uruguay per studiare. Poi un bel giorno uno dei medici mi chiama con la voce rotta e mi dice di stare tranquillo, che si può festeggiare. Jessica piange. Solo dopo una settimana mi è stato detto che se l'esame fosse risultato positivo avrei rischiato di morire. Quel giorno sono rinato".