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Amarcord: Milan-Bologna

Redazione TuttoBolognaWeb

Il 22 aprile 2012, invece, vide la truppa rossoblù agli ordini di Stefano Pioli "sgambettare" i padroni di casa che stavano rincorrendo la Juventus: nelle file dei rossoneri c'è Zlatan Ibrahimovic, che già in passato aveva castigato il Bologna nello stadio milanese con un magistrale colpo di tacco, operato però con la maglia dei "cugini" dell'Inter. Gli emiliani, in quel match, hanno la saggezza di entrare in campo con la grinta e la determinazione di chi non ci sta a farsi sottomettere tanto facilmente e, dopo una serie di occasioni da una parte e dall'altra, il talento uruguaiano Gaston Ramirez porta in vantaggio i suoi al 25' su assist di Alessandro Diamanti, che aveva rubato palla a Mark Van Bommel. Nonostante la reazione (peraltro non eccezionale) degli uomini di Allegri, è ancora il Bologna a sfiorare il colpo del KO prima con il solito Diamanti (al 26' da quaranta metri e alla mezz'ora su punizione) e poi con Gaby Mudingayi che, al 38', sfiora il palo alla destra del solito Christian Abbiati.

Nel secondo tempo entra Antonio Cassano che subito si fa notare: un lancio per Ibrahimovic che segna, ma l'arbitro chiavarese Andrea De Marco annulla per un fuorigioco inesistente. Il Milan, tuttavia, ha cambiato totalmente faccia e si batte con furìa: al 21' "FantAntonio" triangola con "Ibra", ma il tiro del barese è respinto da Agliardi e Daniele Portanova spazza via senza problemi, mentre al 36' Robert Acquafresca si invola verso la porta rossonera, costringendo Bonera al fallo, al secondo cartellino giallo e quindi all'uscita anticipata dal campo lasciando così il Milan in 10 nel momento di massima emergenza. Proprio al 90', su cross di Urby Emanuelson, arriva però il pareggio del bomber di Malmoe (chiuderà il campionato a quota 29). Un pareggio amaro, che comunque non complica la corsa salvezza del Bologna.

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