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Ora sì che Saputo è benedetto

La crisi economica post coronavirus può mettere in ginocchio anche il calcio, ma chi ha alle spalle proprietà solide rischia meno: Saputo è benedetto e il Bologna essere ben visto

Manuel Minguzzi

Mai come ora Joey Saputo è una benedizione per il Bologna Calcio. L’emergenza sanitaria sta scaricando sull’economia una nuova crisi, e il calcio non ne sarà immune. Già ora tra ripartenza o chiusura definitiva ballano 230 milioni di euro di diritti tv, a cui si aggiungono le perdite derivanti dal botteghino, magari qualche sponsor: insomma, bilanci già sofferenti rischiano di avvicinarsi al baratro. A tutto questo c’è da aggiungere il costo per la messa in sicurezza degli atleti, quindi tamponi, test sierologici, ritiro in albergo, visite mediche, screening, per un totale di circa 100mila euro. Anche ripartire ha un costo. Poi il mercato, probabilmente fatto di prestiti e con poco denaro circolante sia in Italia che all’estero. A dare tregua invece è il possibile taglio degli stipendi, in ottica Bologna un risparmio di 8-10 milioni di euro.

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