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Mercato – La lunga scalata di Bani

REGGIO NELL'EMILIA, ITALY - APRIL 04: Mattia Bani of Chievo Verona  in action during the Serie A match between US Sassuolo and Chievo at Mapei Stadium - Citta' del Tricolore on April 4, 2019 in Reggio nell'Emilia, Italy.  (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Uno breve sguardo sul nuovo difensore del Bologna

Redazione TuttoBolognaWeb

Il Bologna si è inserito con forza e all'improvviso, superando la concorrenza della Sampdoria, e ha prelevato dal Chievo a titolo definitivo il difensore centrale Mattia Bani.. E' ancora giovane Bani, classe 1993, ma ha alle spalle una carriera che merita di essere raccontata, forse perché ha quel fascino un po' romantico della scalata e della gavetta. Nativo di Borgo San Lorenzo, in provincia di Firenze, debutta giovanissimo nella squadra della sua cittadina, la Fortis Juventus, nel corso della stagione 2010-2011 collezionando 17 presenza in campionato, lo stesso anno arriva per lui la convocazione nell'Under 18 di serie D. Il Genoa lo nota e lo aggrega alla sua primavera nel gennaio del 2011, fece un provino anche per la Fiorentina, ma venne scartato da Pantaleo Corvino.

Da quel momento comincia la sua scalata, a partire dalla stagione 2012-2013 gioca due stagioni in quella che all'epoca era la Lega Pro prima con la maglia della Reggiana e poi con quella della Pro Vercelli, in tutto saranno 33 le presenze per lui in questa divisione. Rimane alla Pro Vercelli anche dopo la promozione in serie B conseguita al termine della stagione 2013-2014. Dopo tre anni tra i cadetti, le porte della Serie A si aprono per lui nella stagione 2017/2018 nonostante il Chievo lo avesse acquistato dalla Pro Vercelli l'anno precedente: l'inizio non è facile, fino al 5 Gennaio del 2018 non scende in campo, gioca contro l'Udinese e dopo questa data diventa un titolare fisso dei clivensi fino ad adesso, giorno in cui è diventato un giocatore del Bologna. Bani, che con i suoi 190 cm di altezza sembra rappresentare il prototipo del difensore per Miha, arriva a rinforzare un reparto difensivo orfano di Lyanco e sicuramente da rimpinguare anche in vista delle cessioni: i principali indiziati sembrano essere Paz e Helander. Lo riporta il Corriere di Bologna.