lo spunto

Ansia da profumo d’Europa, ora ricompattarsi per battere gli infortuni

Manuel Minguzzi

Se la partita col Genoa può essere vista come una doccia fredda inaspettata, dall’altro è servita al Bologna per capire l’antifona di questo scorcio di stagione: nessuno regala nulla, soprattutto le formazioni in lotta salvezza. E’ successo col grifone, succederà anche con l’Udinese. I friulani arrivano qui con una classifica più complicata, considerate le due vittorie in fila di Genoa e Lecce, e di fatto per i rossoblù si presenterà lo stesso spartito di sabato scorso. Gli uomini di Gotti sono rognosi e tignosi - con ancor più fisico e stazza rispetto al Genoa - e la speranza è che il Bologna abbia imparato dalla sberla presa per non farsi trovare con la guardia bassa anche sabato prossimo. Perché nel calcio a volte si impara di più dalle sconfitte se prese nel modo giusto e se affrontate con mentalità forte, come il Bologna sembra avere. E’ vero che perdere aiuta a perdere, ma tutto sommato una battuta d’arresto può servire per tornare sulla retta via se smarrita. Probabilmente, il Bologna ha annusato il profumo d’Europa con troppa ansia, mentre invece la vittoria di Roma aveva avuto i contorni della spensieratezza e della leggerezza, aspetti che non si sono visti nel magma che si è palesato col Genoa. Bravi gli uomini di Nicola a buttarla sulla lotta e l’agonismo, un terreno che ha portato il Bologna a perdere lucidità, lasciando spazio al nervosismo e alla frenesia.

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