lo spunto

Il calcio nell’Abisso

Mentre il Bologna perde a Roma con quattro gialli e tre squalificati, il calcio si dimostra senza un governo

Manuel Minguzzi

Alla partita ci arrivo, abbiate pazienza. Apro con l'incredibile confusione che regna nel mondo del calcio. E' stato deciso all'ultimo istante il rinvio delle partite a porte chiuse per evitare al minimo il danno di immagine dell'Italia e della Serie A: scelta che ha fatto discutere. Come se governatori in mascherina, supermercati svaligiati e Inter-Ludogorets di giovedì non l'avessero già fatto. Il calcio decide di preservare se stesso ma alla fine si autodistrugge più di quanto il Coronavirus stia contribuendo a distruggere la normale vita dei cittadini. Juventus-Milan di Coppa Italia sarà giocata per ora a porte aperte, perché si sa che il virus fa distinzione tra tifoserie...Il 13 maggio avremo dunque una giornata 'fittizia', giocata in condizioni totalmente diverse rispetto a quelle attuali, situazione che influenza l'andamento delle partite e dell'intero campionato. Vi posso fare un esempio che tange il Bologna in vista della sfida alla Juve (sempre se si giocherà). La squadra rossoblù ha giocato oggi all'Olimpico con quattro diffidati, guarda caso tre di questi hanno preso il giallo (Bani, Santander e Schouten) mentre la Juve, non giocando, non ha questa problematica (i diffidati sono Dybala, De Ligt e Cuadrado). Può essere definita regolarità questa? Sono garantite le condizioni paritarie tra le squadre? Rispondete voi.

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