lo spunto

C’è da stare in orecchia

Bologna preoccupante e desolante, quest'anno c'è da stare attenti: caduti gli alibi i risultati restano da retrocessione

Manuel Minguzzi

C’è da stare in orecchia- immagine 1

Il fatto che la Juventus abbia vinto nettamente andando ai due all’ora denota lo stato di forma allarmante del Bologna. E quello di preoccupazione dei tifosi. Questo Bologna rischia. Seriamente. Perché di idee chiare per tirare fuori questa squadra dai torpori, in cui, a detta di tanti, era stata portata da Sinisa Mihajlovic, non se ne vedono. Motta azzarda addirittura con Bonifazi e Sosa dall’inizio e la messaggistica di whatsapp dei tifosi avrà prodotto in larga parte il messaggio ‘o è un genio o ne prendiamo tre’. Detto fatto, la seconda…Ma ciò che più allarma, al di là del risultato, è la poca tempra della squadra sia dal punto di vista caratteriale sia dal punto di vista fisico. Sempre secondi sulla palla, i rossoblù, impacciati con la palla tra i piedi, impauriti, imbolsiti da un trend che non si vuole invertire. E la squadra oggi è quartultima e potrebbe essere sorpassata domani dal Verona. Insomma, ci sono tutti i presupposti per avere paura. Senza contare il fatto che le prime due partite con il nuovo allenatore, cioè quelle della famosa spinta dopo l’esonero del presunto colpevole, hanno prodotto due sconfitte e due prestazioni rivedibili, considerando anche i primi orribili dieci minuti con l’Empoli. E dunque Motta cosa avrebbe realmente portato finora?