lo spunto

Bologna, i torti arbitrali non si compensano. Futuro: carta carbone o pagina bianca?

Troppi errori arbitrali in stagione, il Bologna fa bene a lamentarsi. Ma è nel futuro che si gioca la partita di Saputo e Fenucci

Manuel Minguzzi

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Partiamo dagli arbitri. Giustamente il Bologna si è fatto sentire con i vertici Aia dopo l'incredibile episodio di Venezia, servirà? Non essendo il Bfc una big la risposta la può dare ognuno di voi, ma quantomeno è doveroso per il club non lasciar passare episodi inconcepibili come quello del Penzo, che fa seguito ad altri in stagione come il rigore di Roma contro la Lazio, quello contro il Genoa all'andata, quello non dato a Orsolini contro la Roma e i rigorini di Napoli. Il conteggio potrebbe portare qualche punto in più in classifica, tutto fa brodo, e la lamentela 'privata' della dirigenza rispetto a quella 'pubblica' affidata al solo Mihajlovic non è detto serva. Almeno dimostra, però, come il Bologna non sia inerme di fronte a vere e proprie storture arbitrali. Certo, il Bologna non ha particolari obiettivi di classifica ma se fosse rimasto invischiato in una lotta salvezza, o se si fosse inserito in una lotta europea, ogni singolo punto in meno avrebbe compromesso il raggiungimento di un traguardo sportivo. E' importante sottolinearlo anche quando non si è in lotta per qualcosa perché quando accadrà ogni punto diventerà importante e il rendimento arbitrale dirimente. Giusto per smentire chi sostiene da sempre che gli episodi arbitrali si compensano a fine anno. Ma dove? In quale film?