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Djordjevic: “La Nazionale può essere il motore per una nuova crescita del movimento”

Redazione TuttoBolognaWeb

L'intervista si è conclusa con alcuni racconti della carriera milanese, sia da giocatore che da tecnico da parte del serbo: "Nel 1993 ho rischiato di essere tagliato. Stavo giocando male, potevo essere visto come il giovane che non riusciva ad adeguarsi ad una esperienza esterna.  Poi ho sentito l’abbraccio della squadra, dei miei compagni, è stato molto importante. Da quel momento ho iniziato a far bene e non mi sono più fermato.Poi a Milano ho vinto la Korac. Ho provato gioia, tanta gioia, anche perché non ho mai vinto tanto giocando la partita decisiva in casa. Quella volta è successo, con la possibilità di festeggiare e di stare con la gente e i tifosi. Ho scelto di vivere qui in Italia con la mia famiglia, a Milano. Sono orgogliosamente serbo, ma anche italiano e milanese".

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