voce del tifoso

La “sfortuna” del Bologna

“Siamo stati sfortunati”. Questo è uno dei mille commenti che si son sentiti dopo Bologna-Roma. Visto i legni che abbiamo preso con Diamanti, ci starebbe anche. Pensando ad altri episodi, imputabili ai nostri limiti tecnici, ci...

Redazione TuttoBolognaWeb

“Siamo stati sfortunati”. Questo è uno dei mille commenti che si son sentiti dopo Bologna-Roma. Visto i legni che abbiamo preso con Diamanti, ci starebbe anche. Pensando ad altri episodi, imputabili ai nostri limiti tecnici, ci sta un po’ meno. Ma non ho apprezzato questo commento non per il contenuto, ma per chi lo ha esternato: il patron. Il presidente in questo ultimo mese non ha parlato di calciomercato, non ha parlato dell’aumento di capitale, non ha parlato della programmazione della società: ha solo detto che abbiamo sfortuna.

Eppure già di suo il calcio (per quanto non sia bellissimo dirlo) sarebbe un affare. Se non ci fosse un guadagno non si spiegherebbe la presenza in serie A di tanti imprenditori (un esempio a caso, Pozzo) . Faccio fatica a credere che questi personaggi facoltosi siano entrati in questo mondo, perchè trascinati dalla passione o perché volessero dilapidare il loro patrimonio personale. Di Moratti ce n’è solo uno.

A proposito di Rimondi, siamo così sfortunati che i terreni dove sorgerà il centro tecnico si trovano nei pressi non solo di un inceneritore, ma anche di alcuni tralicci dell’alta tensione. L’Arpa ha rilevato che in alcuni campi non sarà possibile allenarsi per più di quattro ore causa elettrosmog. Di questo saranno contenti anche i cinni della “cantera”, cresceranno con più volt e meno cacao.