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Rossi in bilico? Se il Bologna chiama, chi risponde?

E’ tutta colpa di Delio Rossi? Lo stesso allenatore alla terza giornata di campionato aveva risposto così a una domanda di un giornalista su un suo possibile esonero: “Io quando decido di firmare un contratto con una società, metto già...

Lorenzo Romandini

E' tutta colpa di Delio Rossi?

Lo stesso allenatore alla terza giornata di campionato aveva risposto così a una domanda di un giornalista su un suo possibile esonero: “Io quando decido di firmare un contratto con una società, metto già in conto di poter essere esonerato, nel calcio è così, certezze non ce ne sono; si può solo lavorare nel migliore dei modi e sperare che i risultati seguano pari passo il tuo cammino”.

Il problema è che i punti non sono arrivati.

Ovviamente gli alibi non mancano: una campagna acquisti chiusa all'ultima giornata di mercato con relativa squadra incompleta per tutta la preparazione estiva, molti nuovi arrivi in precarie condizioni fisiche, l'inesperienza generale della rosa, sono tutti tasselli a favore del tecnico che comunque in queste prime 6 partite ha dato un'anima e un gioco alla squadra.

Tutti i punti persi per strada sono derivati da ingenuità dei singoli (molto spesso dettati da inesperienza) o dal calo di condizione fisica della squadra o dai pochi ricambi di livello in panchina e non dal gioco o dalla presenza sul campo della formazione.

Lo sappiamo bene che nel calcio di oggi comandano i punti e se quelli non compaiono sul tabellone di fianco al nome della società, inevitabilmente il primo a saltare è il tecnico, lo sanno loro e lo sappiamo noi.

La Sosta e la Juve.“L'allenatore resta e resterà” con queste parole Corvino ha ribadito la fiducia sua e dell'intera società nella figura del tecnico romagnolo.

Questa frase però non sembrerebbe del tutto sincera e veritiera.

Dopo la partita contro la Juventus infatti ci sarà la sosta del campionato, periodo non del tutto piacevole per gli allenatori a rischio esonero, infatti quale società si farebbe scappare l'opportunità di poter dare due settimane ad un nuovo allenatore di lavorare e allenare la squadra senza partite in vista?

Il match di domenica alle 18 a Torino contro la Juventus è quindi molto probabilmente l'ultima spiaggia per Delio Rossi. Trovarsi però davanti una squadra del genere, in questo momento, può rivelarsi fatale per l'allenatore. La Juventus non è la squadra dell'anno scorso, e si è visto, ma proprio per questo cercherà in tutti i modi di portare a casa i tre punti, “in-tutti-i-modi”; è una squadra ferita e con il dente avvelenato e andarla a stuzzicare proprio ora che è nel suo digiuno di vittorie può essere un pericolo. La partita che attende il Bologna e Delio Rossi sarà dunque molto complicata ma non impossibile, se Delio Rossi riuscirà a tener testa alla Vecchia Signora il suo ruolo sicuramente verrà confermato.

I Papabili e le altre squadre. Il vero problema però sarebbe presentarsi a 7 giornate dall'inizio del campionato con 3 punti; in più c'è la sosta dove poter concedere tempo ad un nuovo allenatore e le motivazioni e il fermento che notoriamente derivano dal cambio di guida tecnica.

E quindi via alla sfilza dei possibili nomi: siamo passati in una settimana a sentirne di ogni.

Mazzarri, Montella, Spalletti, Di Matteo certamente non arriveranno, mettiamoci il cuore in pace, troppo fuori budget.

L'attenzione si è spostata quindi su Roberto Donadoni, la candidatura più valida fino a questo momento. Un allenatore che fino ad adesso è rimasto fuori dal giro delle panchine dopo però aver fatto vedere comunque ottime cose a Parma, infatti anche molti altri club stanno riflettendo sulla possibilità di portare l'ex giallo-blu in casa propria.

Non pensiate infatti che solo il Bologna si stiano guardando intorno, ci sono altre squadre che come noi, visti i deludenti risultati, si stanno muovendo in tal senso.

In primis il Carpi, dove aleggia sulla testa dell'ormai uscente Castori il nome di Sannino; prima della vittoria sul Bologna, anche Colantuono, non era di certo al sicuro sulla panchina della squadra bianconera dove la società stava vagliando per l'appunto il profilo di Donadoni.

Sull'ex c.t azzurro aveva messo gli occhi addosso anche l'Hellas Verona, dopo l'avvio non certo entusiasmante di Mandorlini.

Donadoni è indubbiamente il profilo più cercato di tutta la Serie A.

Un altro nome sul taccuino delle società italiane è Francesco Guidolin che a giugno ha lasciato il ruolo di supervisore tecnico del trio di squadre della famiglia Pozzo (Udinese-Watford-Granada) ed è pronto a tornare ad allenare su una panchina.

Difficilmente approderà sotto le Due Torri visto come si è conclusa la passata esperienza in rossoblù, più facile per lui un arrivo a Palermo dove Zamparini non vede l'ora di mietere un'altra vittima e aggiungere al suo record di 53 allenatori esonerati, un'altro elemento.

Infine ci sono i nomi di Luigi Del Neri e di Cesare Prandelli.

Difficile per entrambi vederli sulla panchina del Bologna, il primo perché entrare in corsa non è il suo forte, il secondo scalpita a trovare una panchina ma il budget sembra ancora fuori portata; potrebbe però aiutarci l'azienda Illumia, da meno di un mese entrata nella famiglia del Bologna, potrebbe fare da intermediario con l'ex c.t azzurro essendo il loro testimonial di punta.

Detto ciò non ci saranno soltanto i tifosi Bolognesi e Juventini a guardare la partita domenica pomeriggio ma anche qualche personaggio in più, una mano sul telecomando e l'altra sul telefono, dovesse mai arrivare una chiamata.