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Mudy e Portanova: “Se la squadra non segue il tecnico, l’esonero diventa inevitabile”

I due ex hanno spiegato quando l'esonero diventa necessario

Redazione TuttoBolognaWeb

Doppia intervista questa mattina sul Corriere di Bologna ad due grandi ex giocatori rossoblù. Daniele Portanova e Gaby Mudingayi. Si parla di Delio Rossi, di esoneri e di quando diventano una decisione sofferta ma inevitabile. Parte il difensore: "L'esonero è sempre una sconfitta per tutti - ha affermato Portanova - ci sono situazioni in cui non puoi farne a meno. Per esempio quando i giocatori vivono di paure, hanno perso certezze e non si rispecchiano più nel lavoro del tecnico. In certi casi non puoi mica mandare via venti giocatori. Non esiste la storia della squadra che gioca contro l'allenatore, anzi, ci metti più impegno e più lavoro ma poi vai in campo la domenica e perdi sempre. A quel punto la società qualcosa deve fare". Mudingayi invece pone la lente di ingrandimento sulle difficoltà di comunicazione: "Nelle situazioni in cui il rapporto squadra-allenatore diventa difficile, ricomporlo è dura - ha affermato il belga - probabilmente la colpa non è di nessuno e il problema è solo legato alla difficoltà di comunicazione. In certi casi dare un segnale diventa importante, anche perché quando salta un allenatore la squadra non ha più alibi".