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Inchiesta fuorigioco: Moggi jr citato in 63 fatture

Uno dei nomi più ricorrenti dell’inchiesta ‘Fuorigioco’, è sicuramente quello di Alessandro Moggi, il figlio di Luciano Moggi. A quanto risulterebbe, il procuratore ricorrerebbe (quasi) in maniera ossessiva nelle 227 pagine...

Redazione TuttoBolognaWeb

Uno dei nomi più ricorrenti dell'inchiesta 'Fuorigioco', è sicuramente quello di Alessandro Moggi, il figlio di Luciano Moggi. A quanto risulterebbe, il procuratore ricorrerebbe (quasi) in maniera ossessiva nelle 227 pagine dell'avviso di indagine firmate dalla procura di Napoli. Nel decreto di sequestro sono citate ben 63 fatture emesse da Moggi jr. per un ammontare di circa 3 milioni di euro.

Alessandro Moggi, avrebbe intrattenuto rapporto d'affari con ben 21 squadre, tra A e B. Secondo i magistrati, tra il 2010 e il 2013, Moggi utilizza sempre la stessa prassi: emette fatture per "operazioni soggettivamente inesistenti" addebitate alle società, mentre il reale destinatario della prestazione professionale è il calciatore, così come riporta Il Resto del Carlino.

Il ruolo centrale di Moggi, secondo i magistrati è indiscutibile, e già nei prossimi giorni ci dovrebbe essere una richiesta di rinvio a giudizio per lui e gli altri indagati, anche se, ovviamente, le contromosse degli avvocati difensivi avranno il loro peso, dove molti di loro potranno appellarsi al tribunale per la revoca del sequestro dei 12 milioni bloccati martedì scorso.

Giusto per farci un idea, con le fatture di Moggi, il Milan ad esempio avrebbe scaricato Iva per 230mila euro, il Genoa oltre 80mila, la Lazio 28mila e la Juve 40mila.

Nel mirino sarebbe finito, (da dove poi sarebbe tutto iniziato) dalla fattura del Pocho Lavezzi di 2,55 milioni di euro per il passaggio dal Napoli al PSG. Tale fattura risulterebbe falsa per i magistrati, in quanto l'intermediazione c'è stata, ma sarebbe stata condotta dall'altro procuratore del giocatore argentino, Alejandro Mazzoni, e non Moggi il quale ai fini dell'Iva ha indicato "elementi attivi" per cifre inferiori rispetto a quelle percepite. Altra trattativa che risulterebbe illecita sarebbe il passaggio di Foggia alla Lazio. In quel caso, secondo i pm, Moggi avrebbe intrattenuto un accordo contemporaneamente sia con la Lazio che con la Sampdoria. Tant'è che nel settembre 2011 sono state emesse fatture sia alla Lazio per 80 mila euro e poi alla Samp per 25 mila euro.