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Bologna-Samp: l’amarcord

Redazione TuttoBolognaWeb

Il 29 maggio 2005 le due squadre scendono in campo motivate al massimo: il Bologna deve vincere a tutti i costi per evitare la retrocessione e la Sampdoria per andare in Champions League, la partita finì con un avvilente 0-0 sotto una cappa di caldo (33 gradi!) che non fece felice nessuno.

Al 4' la punta Giacomo Cipriani, imbeccato da una gran giocata di Tomas Locatelli, centrocampista rossoblù, centra la traversa con un tiro "sporcato" dal difensore avversario Marcello Castellini.

Poco dopo, sull'altro fronte, è il portiere rossoblù Gianluca Pagliuca a deviare con una spalla la conclusione velenosa dell'ex Fausto Rossini.

Entrambi gli schieramenti sono consci della posta in gioco e nessuno vuole fallire l'appuntamento, su un lungo lancio da centrocampo, Rossini fa da torre per l'inserimento di un altro ex, il difensore Max Tonetto, che però viene anticipato con tempismo da Pagliuca, la palla viene poi spazzata via da Ciro Capuano.

Al quarto d'ora Sergio Volpi centra il palo su assist del solito Rossini, che aveva ricevuto palla in area da Aimo Diana, mentre al 29' Carlo Nervo cintura Tonetto in area, ma l'arbitro Gianluca Paparesta fa proseguire. Al 41' è il turno di Cristian Zenoni, ma il suo tiro dai 20 metri prende ancora il palo, finisce il primo tempo.

Nella ripresa il Bologna si fa subito vedere al 2' con Claudio Bellucci che la mette fuori di poco sopra la traversa, mentre Francesco Flachi lo imita subito dopo spedendo la sfera di cuoio non lontano dal palo. A seguire, il fischietto barese Paparesta ammonisce Cipriani per simulazione, ma il contatto con Castellini c'è e si vede; tutti seguono con trepidazione i risultati dagli altri campi, il Parma va in svantaggio con il Lecce nel Salento e ciò è una gioia per la squadra di Carlo Mazzone, sarebbe salvezza matematica.

Al 38' Rossini di testa cerca il gol, ma Zagorakis sventa calciando la palla in angolo dopo il miracolo di Pagliuca, con Nicola Legrottaglie che fa altrettanto poco dopo, spazzando via su un cross in area di Zenoni. L'attaccante albanese Igli Tare, dopo essere entrato in velocità dentro l'area di rigore, tira forte ma alto come Bellucci, con Antonioli e Castellini che stanno a guardare. E' stata l'ultima vera grande occasione del match, dopo di essa arriva il triplice fischio finale dell'arbitro che sancisce la fine, con i suoi verdetti: i rossoblù, in virtù della vittoria del Siena contro l'Atalanta (2-1) e del pareggio (3-3) tra Lecce e Parma, vanno allo spareggio con i ducali, mentre la Sampdoria è qualificata all'Europa League a causa di un altro "x", quello dell'Udinese fuori casa con il Milan per 1-1.

Purtroppo il doppio confronto con i gialloblù emiliani condannerà la squadra felsinea ad una delle più beffarde (forse la peggiore) delle retrocessioni e, quando emergeranno l'anno dopo i veleni di Calciopoli e molte partite, tra cui quelle del Bologna, verranno mostrage alle platee italiane ed internazionali come eventi pilotati, verrà fuori la rabbia di una tifoseria che nella notte del 18 giugno 2005 pianse dopo novanta minuti da incubo, per poi scoprire che era stato tutto già deciso a tavolino da faccendieri che tutt'ora girano liberi e praticamente impuniti.

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