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Un mercato fallimentare per ogni stagione

Ormai mancava solo Riverola all’appello e ora che anche il giovane spagnolo ha esordito in Serie A possiamo davvero dire di aver visto all’opera tutti i mirabolanti acquisti dell’estate rossoblu. Nessuno ha mai preteso di...

Redazione TuttoBolognaWeb

Ormai mancava solo Riverola all'appello e ora che anche il giovane spagnolo ha esordito in Serie A possiamo davvero dire di aver visto all'opera tutti i mirabolanti acquisti dell'estate rossoblu. Nessuno ha mai preteso di ammirare Messi al Dall'Ara, ma bisogna oggettivamente ammettere che condurre una campagna di mercato così disastrosa è un'impresa più unica che rara. In questi mesi infatti abbiamo già visto in azione e categoricamente bocciato Curci, Abero (costato 2 milioni di euro), Carvalho, Motta, Guarente, Pazienza (triennale da 850mila euro) e Riverola. Sospendendo il giudizio sullo sfortunato Natali e sul volenteroso Pasquato, si salvano quindi solo Gabbiadini, Gilardino e Kone che difficilmente possiamo considerare un nuovo acquisto. Se fossimo a scuola, sette insufficienze gravi su dodici materie sarebbero abbastanza per qualsiasi studente per ripetere l'anno. Per completare il quadro disarmante aggiungiamo che tra giugno e agosto scorsi sono stati ceduti o rilasciati ben cinque titolari (Ramirez, Di Vaio, Raggi, Mudingayi e Gillet) e una straordinaria promessa che ora sta brillando a pochi chilometri da qui (Belfodil).

Il Bologna a giugno scorso aveva bisogno di rinforzare le fasce e il centrocampo e oggi che è già caduta la prima neve si ritrova nelle medesime condizioni con l'aggravante dell'assenza di un portiere titolare. Come si può salvare ancora l'operato del presidente Guaraldi e del direttore generale Zanzi? Ad aggravare ancora di più la loro posizione concorre il fatto di aver depauperato clamorosamente il patrimonio del club che oggi ha in rosa ben dieci giocatori tra prestito (Curci, Motta, Carvalho, Guarente, Pasquato e Gabbiadini) o comproprietà (Sorensen, Krhin, Kone e Gilardino) e che gli unici utili alla causa sono anche quelli che oggi sembra praticamente impossibile confermare. Ora mancano dieci giorni esatti alla fine del mercato invernale e le uniche operazioni concluse sono state i prestiti all'estero di Pisanu e Rodriguez con ingaggio pagato dal Bologna. C'è altro da aggiungere? Sì qualcosa ci sarebbe: il tentativo in fase avanzata delle ultime ore di cedere anche capitan Portanova al Genoa nonostante la totale contrarietà del giocatore per recuperare ulteriore liquidità per le casse rossoblu in un'operazione che ricorda da vicino quella che ha portato Gillet al Torino.