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Rossi prova a ripartire dall’attacco

Un buon quarto d’ora ieri di analisi dei movimenti offensivi. Delio Rossi avrà analizzato le statistiche e visto che se da una parte la difesa regge abbastanza bene l’urto, l’attacco del Bologna è in preda ad una...

Manuel Minguzzi

Un buon quarto d'ora ieri di analisi dei movimenti offensivi. Delio Rossi avrà analizzato le statistiche e visto che se da una parte la difesa regge abbastanza bene l'urto, l'attacco del Bologna è in preda ad una stitichezza evidente. Ecco allora che per tentare di vincere tre partite occorre sì prendere meno gol possibili ma, evidentemente, farne di più di quanto fatto finora. Impresa difficile, soprattutto sabato quando mancherà l'uomo più pericoloso del lotto: Gianluca Sansone. Attacco un po' da reinventare, ieri Rossi ha provato Laribi dietro Mancosu-Acquafresca in una squadra e Sansone alle spalle di Improta-Cacia dall'altra. Tolto l'ex Samp per ovvi motivi, l'attacco che verrà schierato sabato potrebbe essere uno di questi due oppure, non lo sappiamo, una fusione. Vedremo se Rossi avrà intenzione di giocarsela con interpreti più affini al suo 4-3-3 zemaniamo (quindi seconde punte rapide, Improta) o se invece utilizzerà il 4-3-1-2 lopeziano con qualche variante di interpreti e movimenti ma con due attaccanti di peso. Di sicuro abbiamo già visto una sostanziale novità; ovvero l'utilizzo ieri di Mbaye mezzala. Sta sperimentando qualcosina il nuovo tecnico ma non eccessivamente, consapevole che il tempo è poco per rivoltare come un calzino la squadra. Probabilmente cercherà di prendere quello di che di buono si è visto fin qui per avere una base solida su cui poggiare la struttura, poi si tenterà di migliorare quello che non è andato. Nella fattispecie la fase realizzativa. Sotto questo aspetto però toccherà anche ai calciatori dare qualcosa in più, avere un atteggiamento diverso in campo e gettarsi a capofitto su ogni singolo pallone ciondolante in area di rigore, da attaccanti affamati e non punte arrotondate di coltelli poco taglienti. Delio Rossi ha capito benissimo che sull'aspetto fisico può incidere poco, può farlo però sulle motivazioni dei ragazzi e sulla tattica. Deve cioè ricreare le condizioni più favorevoli affinché i giocatori possano esprimersi al meglio e, perché no, insegnare qualche nuovo movimento offensivo che faciliti la costruzione della manovra e lo sbocco verso le punte. E' vero che il Bologna ha palesato evidenti difficoltà nella qualità del gioco, ma lo è altrettanto il fatto che diversi uomini non si smarcavano o non effettuavano i giusti tagli per fornire linee di passaggio a chi aveva la palla tra i piedi. Probabilmente Rossi ripartirà da questo, dall'aspetto basilare di ogni squadra di calcio: smarcarsi.