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Rossi continua il suo lavoro, non tutto è perduto

Un confronto di un tempo di gioco prima di iniziare la seduta di allenamento. 45 minuti in spogliatoio in cui tecnico e giocatori si sono parlati per cercare di trovare una linea comune che porti il Bologna possibilmente in Serie A tramite i...

Manuel Minguzzi

Un confronto di un tempo di gioco prima di iniziare la seduta di allenamento. 45 minuti in spogliatoio in cui tecnico e giocatori si sono parlati per cercare di trovare una linea comune che porti il Bologna possibilmente in Serie A tramite i playoff, visto che la seconda piazza sembra ormai andata. Nessuna tirata di orecchi, il mister è soddisfatto della prestazione che la squadra ha messo in mostra sabato e ha lodato il lavoro dei ragazzi anche in conferenza stampa. Il "ma" è dietro l'angolo, come sempre succede da queste parti. Quella contro l'Avellino era una partita da vincere e i rossoblù ci sono andati vicini in più di una circostanza (non solo per il rigore sbagliato da Acquafresca) creando tantissime palle gol in quei venti minuti di ripresa che somigliavano tanto al famoso "quarto d'ora granata". La differenza è che il Grande Torino in quei quindici minuti segnava 3 o 4 reti mentre il Bologna a malapena una. Confronto franco dunque, in cui Delio Rossi probabilmente ha cercato di toccare le corde giuste per togliere un po' di pressione e nervosismo alla squadra, e i sintomi di questa ansia di fondo sono appunto i gol sbagliati e i tanti cartellini ricevuti (sia rossi che gialli). Serve ritrovare serenità, soprattutto in vista dei playoff in cui una partita può risolversi anche per una singola giocata, e avere lucidità aiuta non solo ad essere più cinici in attacco ma anche ad evitare quelle dannose distrazioni difensive che costano molto caro al Bologna. Il gol dell'Avellino sabato, nato da una banalissima sovrapposizione, ne è l'esempio più lampante. Non c'è solo la mente, anche il fisico vuole la sua parte. Infatti ieri la seduta è stata prettamente fisica con una serie di esercizi, anche duri, di scatti e cambi di direzione. Se il Bologna arrivasse terzo o quarto riprenderebbe a giocare in post season a fine maggio (il 29) esattamente tra 17 giorni, pochi per stravolgere completamente la preparazione atletica effettuata dal precedente staff tecnico, sufficiente per lavorare e migliorare la condizione attuale della rosa. In mezzo ci sono due partite da vincere ma Delio Rossi, con quattro punti da recuperare in due partite, inizia già a lavorare in ottica playoff con lo scopo di presentarsi alle semifinali al meglio ed evitare brutte e spiacevoli sorprese. Pochissimo tempo per incidere in ottica secondo posto, ma qualche giorno importante in più per preparare i playoff, senza dimenticare che la semifinalista che eventualmente affronterà il Bologna sarà costretta a giocare il turno preliminare soli tre giorni prima, con tutte le difficoltà fisiche del caso visti anche i primi caldi stagionali che si stanno presentando sull'Italia. Delio Rossi prosegue il suo lavoro dunque, un doppio binario fisico e mentale che può portare il Bologna a gioire il 9 di giugno, anche perché i playoff sono una chance in più per essere promossi e non una in meno. Provando a cambiare la prospettiva si potrebbe abbandonare una certa mentalità negativa che ci accompagna da un po' di tempo. Per dirla alla Buchel: "Ai playoff ce li mangiamo tutti".