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Rebus attacco: da Pazzini a Okaka, tutte le punte cercate da Corvino

E’ forse la pedina più delicata, quella che può più di tutte incidere in una stagione in Serie A: la prima punta. In massima serie la cooperativa del gol non sempre porta a buona frutti, ecco perché serve...

Manuel Minguzzi

E' forse la pedina più delicata, quella che può più di tutte incidere in una stagione in Serie A: la prima punta. In massima serie la cooperativa del gol non sempre porta a buona frutti, ecco perché serve l'attaccante possibilmente da doppia cifra. Tanti i nomi cercati dal direttore sportivo rossoblù, alcuni fattibili, altri onerosi. Il primo ad essere finito nel mirino del diesse è stato Giampaolo Pazzini, la pista è ancora battuta ma probabilmente non scalda così tanto gli animi di Delio Rossi e Pantaleo Corvino che nel frattempo sondano il mercato. Sappiamo delle richieste stratosferiche del 'pazzo' alla Samp, motivo per il quale ora è libero sul mercato. Non lo stanno cercando in tanti, c'è stato un sondaggio timido da Firenze e poco altro. Bologna dunque rimane in pista, ma solo a certe cifre contrattuali. Corvino è in continuo colloquio con Tullio Tinti, segno che Pazzini è ancora un obiettivino primario.

Il sogno si chiama invece Mattia Destro. E' l'operazione più onerosa di tutte, quella al momento irrealizzabile anche se la più gradita. Destro è un attaccante di valore, il problema gol sarebbe risolto, così come il grande colpo di mercato per richiamare più gente possibile allo stadio. Il sogno, molto spesso, si scontra con la dura realtà dei costi: più di 10 milioni di euro. A queste cifre Corvino non può nulla, terrà monitorata la situazione ma la sensazione è che ci sia poco da fare se le richieste saranno queste. Difficile poi ottenere un prestito con diritto di riscatto, anche se per questo tipo di operazioni bisognerebbe aspettare la fine del mercato, quando domanda e offerta possono trovare un punto in comune meno dispendioso. Bisognerà capire la strategia societaria, se cioè si correrà il rischio di aspettare o se Corvino vorrà fornire a Delio Rossi la prima punta già dal ritiro a Castelrotto.

Infine, i nomi nuovi. C'è Duvan Zapata, ieri dato in forte ascesa ma la concorrenza, anche in questo caso, è alta. Lo vuole il Toro, lo vogliono un paio di club di Bundes. Lui ha deciso di andare via da Napoli, chiuso da Higuain e comunque non perfettamente inserito nell'ambiente partenopeo. Ha giocato pochissimo e vuole una nuova avventura. Corvino, anche in questo caso, ha sondato il terreno e valuterà le eventuali richieste. L'ultimo nome è quello di Okaka, l'attaccante sarebbe dovuto sbarcare a Bologna nel 2009 per il primo anno dopo il ritorno in A, fortunatamente in quel caso la dirigenza (e il tecnico Arrigoni) virò su Marco Di Vaio. E la storia la sappiamo tutti. Il nome di Okaka è spuntato nella giornata di ieri, quando nei colloqui con Osti per Sansone e Krsticic, Corvino ha provato a inserire il nome del numero nove in uscita dalla Samp. L'idea è quella di utilizzare i soldi per il riscatto di Gianluca e Nenad su Okaka, visto che Corvino reputa troppo alta la richiesta di 6 milioni per il riscatto dei due. Più o meno con la stessa cifra si può prendere Okaka, sistemando il tassello della prima punta almeno sulla carta. Per quanto riguarda Sansone e Krsticic si continuerà a trattare, la sensazione è che il Bologna non voglia svenarsi provando, se necessario, a chiedere un sostanzioso sconto oppure il rinnovo del prestito.