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Operazione Destro: suggestione o affare possibile?

E’ Mattia Destro il primo nome della lista di Pantaleo Corvino per l’attacco del Bologna. Sia nella mente del direttore sportivo che in quella del mister, è lui la prima punta ideale su cui appoggiarsi nella stagione del ritorno...

Manuel Minguzzi

E' Mattia Destro il primo nome della lista di Pantaleo Corvino per l'attacco del Bologna. Sia nella mente del direttore sportivo che in quella del mister, è lui la prima punta ideale su cui appoggiarsi nella stagione del ritorno in Serie A. Destro è fuori da qualsiasi piano tecnico della Roma che in attacco ha preso Salah, ma soprattutto è ad un passo da Dzeko, la punta che fungerà da punto di riferimento là davanti, relegando l'ex Siena ad un ruolo ai margini. Corvino in conferenza stampa ha affermato chiaramente: "I procuratori non si rendono conto che con il tetto alle rose c'è il rischio che i loro assistiti rimangano un anno senza giocare, un rischio enorme per le loro carriere". Non è finita qui, il direttore sportivo ha anche ammesso: "Due giocatori hanno sposato il nostro progetto, è mio dovere attenderli". Tradotto, due calciatori importanti vorrebbero venire qui, bisogna però aspettare che le condizioni di vendita non ci prendano alla gola. Uno dei due dovrebbe essere proprio Mattia Destro, l'attaccante sa che rischia un anno da fuori rosa, con conseguente blocco della sua carriera. C'è di più, perché Antonio Conte è in cerca della prima punta con cui affrontare i prossimi europei di Francia, e un candidato certo ed insindacabile che possa indossare la maglia numero nove titolare non c'è. Ecco perché tutte le prime punte italiane hanno bisogno di giocare con continuità nel proprio club di appartenenza, perché la porta aperta per guidare l'attacco italiano c'è ed è ben visibile. Ecco dunque che Destro può rimettersi in gioco a Bologna, giocare 38 partite da titolare e andare in doppia cifra, guadagnandosi la convocazione e, chissà, un ruolo da protagonista. Questo perché Destro non è un giocatore che si siede in favore dei propri contratti, quando capisce che c'è aria di panchina o tribuna cambia squadra. Lo ha fatto provando ad andare al Milan ma si è ritrovato in una situazione di rottura totale tra allenatore e società e tra allenatore e una parte di spogliatoio. Qui non ci sarebbero questi problemi e, stavolta sì, Destro potrebbe ripercorrere le orme di Baggio. Una grande stagione a Bologna e la ciliegina sulla torta con la convocazione in Nazionale. Fino a qui tutti gli aspetti che favoriscono la trattativa (non ultima la disponibilità del giocatore di ridursi l'ingaggio), ora i punti critici. Al momento la Roma valuta Destro 12 milioni, una cifra che il Bologna non può spendere, anzi, i rossoblù non possono forse neanche appesantire questo bilancio di esercizio facendo uscire una quota di quella cifra cash immediatamente. Bisogna lavorare sul prestito con obbligo di riscatto, fornendo alla Roma un appiglio tra un anno quando il club felsineo sarà obbligato a corrispondere una discreta cifra nelle casse capitoline. Sarà necessario stabilire quella cifra, per fare in modo che il Bologna possa permettersela. In questo caso qualche solida base c'è, il ds Sabatini è in ottimi rapporti con Fenucci (con il quale ha lavorato in sintonia fino all'anno scorso) e all'interno del Bologna sono presenti dirigenti con una forte impronta romana. Tutti aspetti che possono facilitare l'operazione, per quello che sarebbe il grande colpo di mercato targato Pantaleo Corvino. Insomma, quello che si aspettano un po' tutti.