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Non ci sono le condizioni per cedere Oikonomou

La notizia che il difensore greco Marios Oikonomou avrebbe lasciato anzitempo l’allenamento di ieri per via di una trattativa di mercato in ballo con il Napoli, al momento non trova sponde concrete in quel di Casteldebole. Fino a prova...

Manuel Minguzzi

La notizia che il difensore greco Marios Oikonomou avrebbe lasciato anzitempo l'allenamento di ieri per via di una trattativa di mercato in ballo con il Napoli, al momento non trova sponde concrete in quel di Casteldebole. Fino a prova contraria, assicurano che il roccioso centrale greco resterà a Bologna. Trattasi di pretattica? Può essere, ma la smentite sulla cessione sono arrivate talmente secche che è difficile pensare ad una cortina fumogena per calmierare una piazza in subbuglio per le avance partenopee su uno dei giocatori più amati e apprezzati. Chiaro, al Napoli il difensore piace e sfumati diversi obiettivi (Maksimovic su tutti) la caccia al centrale continua, ma non è assolutamente detto che questo porti in automatico alla cessione di Oikonomou. Il Bologna non è intenzionato a cederlo, l'unica chance per poter fare breccia nelle strategie rossoblù è proporre una offerta irrinunciabile, una di quelle che permetterebbe al club di introitare risorse sufficienti (magari con qualche contropartita tecnica) per completare la squadra nelle sue zone più scoperte. Soldi fitti e un giocatore che piaccia allo staff tecnico per intenderci. Inoltre, siamo al 27 di agosto e rimpiazzare un giocatore come Oikonomou non è affatto semplice, tra l'altro il greco nel debutto all'Olimpico è sembrato più solido dell'esperto Rossettini. C'è di più, con Paletta ormai prossimo all'Atalanta, di difensori centrali di buon livello in giro ce ne sono pochi, soprattutto, sono rarissimi i futuribili. Se proprio vogliamo dirla tutta, cedere un '92 per acquistare un '86 (nella fattispecie Andreolli) non sarebbe una operazione 'alla Corvino'. O almeno al primo anno di Serie A. Ecco dunque che una stagione da protagonista in massima serie per Marios farebbe lievitare a dismisura il suo prezzo il prossimo anno, quando, stavolta sì, la plusvalenza sarebbe davvero appetibile per una cessione. Chiaro, pagato sostanzialmente zero cederlo a 6-7 milioni significherebbe guadagnare denaro, ma senza sfruttare tutto il potenziale del greco. Insomma, al momento le condizioni per una cessione last minute non ci sono, anche se è d'obbligo rimanere prudenti in fase di calciomercato. Nonostante il pressing di Giuntoli, sorretto da un certo pompaggio mediatico, una cessione di una delle colonne della squadra a tre giorni dalla fine delle trattazioni sarebbe comunque un rischio elevato, soprattutto in difesa dove Delio Rossi è ancora alla ricerca di una solidità che permetta al Bologna di subire pochi gol e di tenere la barra dritta. Non dimentichiamoci anche che sia il tecnico ('quando ho parlato con la società per continuare qui, ho chiesto di trattenere Oikonomou' disse Rossi alla prima conferenza stampa) sia il club manager Marco Di Vaio ('Masina e Oikonomou rimarranno con noi') hanno dichiaratamente ammesso come non sia intenzione del Bologna cedere. Anzi, Di Vaio disse di più: "A differenza del passato, non abbiamo necessità di vendere'. Fidarsi è bene non fidarsi è meglio si potrebbe dire, ma razionalmente parlando è chiara la strategia societaria di non privarsi di giocatori importanti. Agnelli diceva: "I giocatori sono incedibili dal primo di settembre", ma dopo tutte queste smentite di cessione, comportarsi esattamente al contrario significherebbe ripetere gli errori del passato. Non dovrebbe succedere, il vento parrebbe cambiato.