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L’attacco è tornato, ora a Delio Rossi il compito di scegliere

Una massima dello sport americano recita: “L’attacco vende i biglietti, la difesa vince le partite”. Probabilmente nel calcio, come in tanti sport di squadra, servirebbero entrambe le componenti, ma è chiaro come in...

Manuel Minguzzi

Una massima dello sport americano recita: "L'attacco vende i biglietti, la difesa vince le partite". Probabilmente nel calcio, come in tanti sport di squadra, servirebbero entrambe le componenti, ma è chiaro come in realtà a sancire il destino di una formazione calcistica in una finale da dentro o fuori è chi staziona davanti alla porta avversaria. Più in generale, il Bologna non ha conquistato la promozione diretta proprio per la penuria di reti segnate in casa, un aspetto che avrebbe completato una difesa granitica che ha evitato guai ben peggiori subendo pochi gol davanti al pubblico amico. Potremmo quindi ribaltarla quella massima e renderla tale per questo Bfc: "La difesa non vende i biglietti ma l'attacco può vincere le partite". Poco spettacolo corrisponde a pochi biglietti, fattore attenuato dal fatto che si gioca una finale che vale la Serie A e solo ieri 7mila tagliandi sono andati esauriti per la gara di ritorno. Si è capito che il bel gioco conta il giusto in questo momento, infatti conta solo il risultato finale che in un meccanismo strano come quello dei playoff di Serie B può portare i rossoblù a passare il turno pur perdendo come successo contro l'Avellino. Tornando però al tema generale, fortunatamente Delio Rossi - cambiando, azzerando gerarchie per poi ristrutturarle, o semplicemente tentando tutte le carte possibili - è riuscito a rivitalizzare un attacco caduto in disgrazia. Sintomatico il fatto che gli avanti rossoblù abbiano ritrovato la via della rete proprio nei playoff, al termine di un girone di ritorno culminato con singhiozzo perenne da parte di tutti. Cacia è andato in doppia cifra, ma da gennaio ad oggi ha siglato solo 4 reti, a fargli compagnia Sansone con 5 mentre per tutti gli altri scena muta. Statistica stravolta con la doppia sfida contro l'Avellino, 180 minuti culminati con tre reti messe a segno tutte con indirizzo offensivo. Sansone, Acquafresca e Cacia, tre marcature che hanno contribuito ad ottenere una qualificazione in bilico fino al 94' della gara di ritorno, il sintomo chiaro e lampante che è l'attacco a decidere il destino di una squadra di calcio ai playoff. Si attende anche Mancosu, ma probabilmente si è giocato le sue chance tra la fine del campionato e l'andata al Partenio. Ecco perché Acquafresca e Cacia hanno sfruttato al meglio la loro occasione di rinascita, in sintesi: due attaccanti così meglio averli. Adesso il compito è tutto di Delio Rossi, ovvero effettuare scelte chiare e precise su chi dei quattro giocherà. Certo, prendere meno gol dei tre incassati martedì è un buon viatico per evitare brutte sorprese, ma poter avere a disposizione un tridente finalmente incisivo e decisivo può essere l'arma vincente per Delio Rossi nella doppia sfida con il Pescara. Con una difesa stavolta incapace di arginare l'attacco avellinese, è stato l'attacco a tenere in vita il Bologna in semifinale. Bisognerebbe solo completare l'opera nelle prossime due sfide: un Bologna cinico davanti e solido dietro. A quel punto si potrebbe cambiare la massima iniziale: "La difesa aiuta a vincere le partite, l'attacco le vince".