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Il Bologna al mercato di gennaio: vietato illudersi

Il periodo del calciomercato in genere per un tifoso è uno tra i più appassionanti dell’intera stagione. La febbre del campo lascia spazio ai sogni e alle speranze che ci portano a consultare freneticamente pagine internet e...

Redazione TuttoBolognaWeb

Il periodo del calciomercato in genere per un tifoso è uno tra i più appassionanti dell'intera stagione. La febbre del campo lascia spazio ai sogni e alle speranze che ci portano a consultare freneticamente pagine internet e quotidiani per poi informarci sulle carriere dei calciatori più improbabili. Quando poi si arriva agli ultimi giorni prima della chiusura delle trattative la nostra fame di notizie diventa assolutamente insaziabile per raggiungere l'apice nell'ultima ora che ormai è diventata a tutti gli effetti anche uno spettacolo mediatico. Per i tifosi del Bologna però il periodo del calciomercato ormai da tempo è una tremenda agonia che generalmente si conclude con almeno una grande delusione modificando solo in senso peggiorativo le ambizioni e le speranze per il futuro. Forse l'ultima campagna acquisti che ci ha fatto davvero sognare un destino migliore è stata quella dell'estate di Porcedda e questo dice tutto. Quello che appare davvero sconvolgente è l'incapacità dei dirigenti che in questi anni si sono alternati nel riuscire a sfruttare il periodo del calciomercato invernale per porre rimedio alle lacune di una rosa che ha sempre lottato nei bassifondi della classifica. Per dimostrare questa tesi, prendiamo in esame solo i campionati dall'ultimo ritorno in Serie A. Nel gennaio del 2009 arrivano a Bologna due scarti come Mutarelli e Belleri a cui si aggiunge il fallimentare investimento di Osvaldo, giocatore esploso solo dopo aver lasciato i rossoblu. L'inverno del 2010 invece ci regala ben sei nuovi acquisti: Appiah, Savio, Modesto, Succi, Pisanu e Buscè. Solo l'ultimo nome ha lasciato un ricordo apprezzabile nei tifosi rossoblu mentre gli altri si sono rivelati poco più che meteore. Arriviamo quindi al 2011 quando il fallimento appena evitato suggerisce cautela anche in fase di mercato: l'unico arrivo è l'esterno Montelongo che si rompe il crociato dopo qualche allenamento. Arriviamo così al gennaio 2012 in cui le richieste di Pioli vengono puntualmente ignorate mettendogli a disposizione Rubin, Sorensen e Belfodil. Gli ultimi due oggi sembrano essere destinati a diventare ottimi calciatori, ma lo scorso anno hanno collezionato la miseria di dieci presenze in totale senza influire minimamente nell'andamento del girone di ritorno. Ora mancano tre giorni al termine di questa finestra di calciomercato e il Bologna non sembra intenzionato ad invertire questa tendenza. Se poi qualcuno avesse voglia di smentirmi potrebbe iniziare concludendo in giornata la telenovela Viviano.