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Fini: “Forse ha inciso il fattore caldo”

Nelle parole di Michele Fini, oggi in panchina al posto dello squalificato Lopez, c’è tutta la delusione di una squadra conscia di aver clamorosamente mancato la partita della stagione: «Non è andata per niente bene,...

Marco Francia

Nelle parole di Michele Fini, oggi in panchina al posto dello squalificato Lopez, c'è tutta la delusione di una squadra conscia di aver clamorosamente mancato la partita della stagione: «Non è andata per niente bene, questo è fuori dubbio. La partita era stata preparata in un certo modo e il gol preso subito non ha cambiato i piani perché poi la squadra ha giocato, ha recuperato ed è stata in partita fino al secondo gol, avendo comunque altre possibilità per cercare la via della porta. Sicuramente è un risultato che non ci aspettavamo, ora abbiamo le ultime 3 partite, dove cercheremo di ottenere il massimo per poi vedere come andrà a finire. Dobbiamo guardare partita dopo partita, mancano tre partite e dovremo cercare di vincerle tutte e tre, anche se non sarà facile. L’obiettivo rimane quello».

Un passo indietro evidente quello del Bologna a Frosinone rispetto alle ultime partite. La squadra è mancata soprattutto sul piano fisico? «Non so se oggi il fattore caldo abbia inciso, però secondo me la squadra, pur avendo subito gol a freddo, ha avuto la forza di rimetterla subito in piedi. Dal secondo gol qualcosa ha iniziato a cambiare, ma non sicuramente sul piano fisico. La loro è una squadra difficile da affrontare, che in casa ha vinto 13 partite, è una squadra che ti aggredisce. Noi abbiamo cercato dei varchi sugli esterni con Ceccarelli e Masina, poi con Cacia abbiamo avuto anche la palla del pareggio. Sicuramente si poteva fare molto di più per cercare di recuperare».

Nel secondo tempo la squadra ha faticato ha creare occasioni: è questo il rammarico più grande? «Negli ultimi 20 minuti si poteva provare a far qualcosa in più davanti. Un po’ per capacità loro, un po’ perché noi non siamo riusciti a trovare la giocata per andare in porta, nel finale non siamo riusciti a fare la differenza. Il cambio di Acquafresca per Cacia è stato fatto perché avevamo bisogno di freschezza. Abbia usato ogni carta a nostra disposizione per provare a raddrizzare la partita. Abbiamo aspettato il finale per fare gli ultimi cambi perché c’erano delle defezioni, c’era qualche ragazzo che era un po’ a rischio crampi e per questo abbiamo aspettato un attimo. Quello di Masina è stato un cambio tecnico».

I playoff ora sono un destino inevitabile? «Mancano tre partite, i giochi sono ancora tutti aperti. Cercheremo di vincerle tutte e tre, poi faremo i conti».