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ESCLUS. TBW – Petillo (Sampnews24): “Partita dura, ma il fattore campo premierà la Samp”

Domenica riprende il campionato dopo la sosta dedicata alle Nazionali, il Bologna ripartirà dal Marassi di Genova dove affronterà la Sampdoria di Zenga in quella che si preannuncia essere una partita molto delicata. Finito il mercato...

Manuel Minguzzi

Signor Petillo, domenica riprende il campionato e c'è Samp-Bologna. Che partita sarà?

La Samp è reduce dall'esonero di Cagni e qualche problema difensivo sembra esserci.

In attacco, invece, le cose funzionano bene.

"Era anche ora, verrebbe da dire: Eder oramai ha terminato il suo percorso di maturazione, penso sia arrivato all’apogeo, con la maglia da titolare in Nazionale e con la prima posizione in classifica marcatore, anche se siamo solo all’inizio. Questo è il suo anno. Così come può esserlo per Muriel: contro il Carpi tutti quelli che lo hanno accostato a Ronaldo, il Fenomeno, negli anni hanno tirato un sospiro di sollievo, ma anche contro il Napoli non è stato da meno. Tutto questo aspettando Cassano, ma soprattutto Correa, che domenica potrebbe tornare in campo".

Capitolo mercato, ceduta qualche pedina a centrocampo, sono rimasti Eder e Soriano. Rispetto alla passata stagione la rosa può considerarsi rinforzata?

"Il centrocampo è completamente cambiato, potremmo dire: Fernando ha preso il posto di Obiang in maniera ottimale. Il brasiliano tira e segna, oltre a essere bravissimo sulle punizioni, mentre lo spagnolo era bravo a fare il mediano e in costruzione non sempre era preciso. Barreto è stato un ottimo innesto, ma penso possa dare molto di più di quello che sta facendo vedere adesso. Col recupero di Correa potremmo dire che è un reparto potenziato, anche con gli innesti di Carbonero e di Ivan, giovanissimo e pieno di grinta. La difesa, come già detto, resta un punto interrogativo: anche Silvestre, confermato rispetto all’anno scorso, sembra aver perso un po’ di smalto".

C'è poi l'istrionico presidente Ferrero, si narra che per motivi di bilancio almeno uno tra Eder e Soriano fosse necessario cederlo…

Passiamo al Bologna, come viene visto l'avvento della nuova proprietà capeggiata da Saputo?

E il mercato? Qualche colpo Corvino lo ha messo a segno.

Domenica tornerà a Genova Delio Rossi, nel 2012/2013 fu l'unico allenatore ad aver battuto due volte la Juve. Che ricordo avete della sua gestione?

"Vedi, io sono nato a Salerno, ho vissuto lì per 20 anni: sebbene mi sia avvicinato al calcio soltanto a 15 anni, ero a Salerno quando Delio Rossi divenne il Profeta. Per me, così come lo è stato Zeman, era un po’ un simulacro della storia salernitana, quasi come se fosse un argomento da studiare a scuola. Di lui ho tanti ricordi, qualche SMS, qualche battuta durante il ritiro di Bardonecchia: lo ricordo con piacere. Purtroppo ha lasciato un ricordo non positivo dal punto di vista tecnico, molti doriani lo hanno etichettato come “bollito” e non più capace di allenare. Non so adesso a Bologna come stia andando la sua avventura, però nel calcio, si sa, basta poco per diventare un antieroe. Basti vedere Mihajlovic adesso a Genova…".

Il Bologna ha bisogno di punti, con tre sconfitte consecutive anche Rossi potrebbe essere messo in discussione. Temete la voglia di riscatto dei rossoblù?

"La spavalderia di Zenga penso non abbia mai temuto nulla nella vita. Nemmeno una tifoseria inviperita dopo aver preso quattro gol contro il Vojvodina…".

E Zenga invece? Come si è approcciato a questa nuova avventura?

Ha seriamente rischiato dopo l'eliminazione in coppa?

"Il confronto con Ferrero e Romei c’è stato. Era necessario capire se l’allenatore aveva la squadra in mano, se aveva in pugno la situazione. A Novi Sad ha vinto 2 a 0, ci ha provato ad andare ai supplementari, e ha dimostrato che quella di Torino è stata una storia unica. Che poi sia siano fatti tanti nomi per sostituirlo e che qualcuno fosse già pronto non saprei dire con certezza: chi ha dato quelle notizie avrebbe dovuto prendersi la responsabilità di quanto detto, ma a volte nascondersi dietro un dito fa più comodo che altro".

Se la sentirebbe, in conclusione, di fare un pronostico?