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E’ il giorno delle cessioni

L’ultimo giorno di mercato per il Bologna è sempre stato condito dalle aspettative della piazza relativamente agli acquisti last minute che avrebbero dovuto svoltare una stagione. In realtà non è quasi mai successo e il...

Manuel Minguzzi

L'ultimo giorno di mercato per il Bologna è sempre stato condito dalle aspettative della piazza relativamente agli acquisti last minute che avrebbero dovuto svoltare una stagione. In realtà non è quasi mai successo e il countdown verso sera non ha praticamente portato a nulla se non un'attesa invano. Pantaleo Corvino ha capovolto gli orizzonti, portando praticamente a termine il mercato in entrata con giorni di anticipo lasciandosi le ultime dieci ore per cedere. Servono almeno 4 cessioni e si cercherà di chiuderle da qui alle 23. In entrata? Chissà, Ilicic è ancora alla Fiorentina e rischia di rimanere fuori rosa fino a fine stagione, il Toro non alza l'offerta e la viola si è spazientita dopo che lo sloveno ha rifiutato la richiesta rossoblù che avrebbe portato nelle casse dei Della Valle circa sei milioni di euro. Più o meno la stessa situazione la sta vivendo qua a Bologna Michele Pazienza. Dopo aver rifiutato Catania, il mediano è stato richiesto da Pescara, Perugia e Livorno, sono tre discrete piazze in Serie B e Corvino spera nella volontà del giocatore di rimettersi in gioco. Pazienza ha in essere un contratto importante con il Bologna e si potrebbe percorrere la strada della risoluzione consensuale a fronte di una buonuscita per il giocatore. Vedremo. Altro elemento vicino ad uscire è Troianiello, anche lui ha rifiutato gli etnei ma la chiamata da Frosinone (in cui ha già militato qualche anno fa) potrebbe aver fatto breccia nella mente dell'ala rossoblù che ormai è retrocesso nelle gerarchie di Lopez. Bisognerà attendere che i ciociari piazzino una cessione per far spazio a Troianiello, in questo caso non dipende solo da Corvino. Ci sono poi Garics e Acquafresca, entrambi chiusi da Mbaye e Ceccarelli in difesa e Mancosu-Sansone in attacco. Per loro non c'è spazio e se si presenta l'occasione per giocare altrove dovrebbero prenderla in considerazione, almeno è quello che spera Corvino (e il Bologna). Per Acquafresca si parla di Catania e Bari, la prima piazza non è tanto gradita mentre per la seconda è necessario che i pugliesi piazzino Caputo, attaccante che Corvino non vuole. Ipotesi di scambio praticamente nulla. Non dovrebbe essere percorribile nemmeno uno scambio con il Chievo per Botta perché Corvino non è intenzionato a portare a termine ulteriori colpi in entrata a meno che non si tratti di un giocatore che possa spostare gli equilibri. Per il terzino il Ds proverà a spingere con Toro e Samp nella speranza che qualcuno accetti di prenderlo a condizioni non troppo sfavorevoli per il Bologna. In linea di massima Corvino spera di piazzare tutti e quattro questi "colpi" in uscita, anche se ci sarebbero i defilati Abero, Radakovic e Betancourt. Il terzino è stato proposto al Varese ma il giocatore ha rifiutato, il serbo è vicino al Sud Tirol e dovrebbe bastare il sì del giocatore per dare vita all'affare e Betancourt è stato richiesto dalla Salernitana ma l'attaccante uruguagio non pare propenso a scendere di categoria. Sono ore intense, non per il mercato in entrata ma per quello in uscita. Con sei acquisti, Pantaleo Corvino ha già potenziato ai massimi la rosa del Bologna.