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Destro, le ultimissime: forse ci siamo

Una città intera sta perdendo il sonno e si sta rovinando le vacanze nell’attesa di veder ufficializzato l’arrivo del colpo da novanta del mercato estivo del Bologna. Stiamo parlando ovviamente del passaggio di Mattia Destro...

Redazione TuttoBolognaWeb

Una città intera sta perdendo il sonno e si sta rovinando le vacanze nell'attesa di veder ufficializzato l'arrivo del colpo da novanta del mercato estivo del Bologna. Stiamo parlando ovviamente del passaggio di Mattia Destro dalla Roma ai rossoblù, una telenovela lunga ormai alcune settimane che nelle prossime ore potrebbe - finalmente - giungere a conclusione. Gli intensi contatti quotidiani degli ultimi giorni tra Corvino e gli agenti del giocatore sono serviti per assottigliare le differenze che fino a ieri sussistevano tra le richieste del giocatore, comunque convinto della scelta del Bologna per rilanciare in maniera decisa la propria carriera, e l'offerta del Bologna. Come già detto nei giorni scorsi, c'erano da definire i bonus (per gol, assist, presenze ed eventuale ritorno in Nazionale) da riconoscere al giocatore e c'era da aspettare che lo stesso Destro risolvesse una pendenza con la Roma, che - tra l'altro - aspettava pure di ufficiale Dzeko per dare il definitivo via libero all'operazione.

Come riportato da Alfredo Pedullà ieri sera nel corso della trasmissione Speciale Calciomercato in onda su Sportitalia, l'incontro di ieri dovrebbe essere stato quello decisivo per strappare il sì definitivo dell'attaccante ascolano: accordo pluriennale (probabilmente un quinquennale), con ingaggio che - bonus compresi - dovrebbe aggirarsi intorno agli 1,8-2 milioni di euro. Un'offerta davvero importante quella messa sul piatto da Corvino per assicurarsi Destro, un obiettivo che anche il ds salentino sa di non poter più mancare, tanto da mettere sul piatto una cifra che complessivamente si aggira sui 20 milioni. Con tutta la prodenza del caso, insomma, oggi potrebbe essere davvero la giornata della definitiva fumata bianca per la trattativa più ansiogena degli ultimi anni.