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Dal -1 alla sfida decisiva: le tappe da ricordare di un anno lunghissimo

È iniziato 375 giorni fa il cammino del Bologna in questo campionato di Serie B, un campionato al quale all’epoca nemmeno si sapeva se avrebbe preso parte. Da quel trenta maggio è passato oltre un anno, probabilmente il...

Luca Lollini

È iniziato 375 giorni fa il cammino del Bologna in questo campionato di Serie B, un campionato al quale all’epoca nemmeno si sapeva se avrebbe preso parte. Da quel trenta maggio è passato oltre un anno, probabilmente il più emozionante da molto tempo a questa parte, e il fatto di dover essere costretti a scendere di categoria per sentirsi vivi non è rincuorante. Forse, si spera, tutto questo avrà avuto un motivo, per aspera ad astra si dice. Alla vigilia della partita del "o tutto o niente" vogliamo ripercorrere questo cammino, con le date più significative della lunghissima stagione rossoblù.

30 maggio 2014: il -1 in classifica. Il Bologna di Albano Guaraldi salda gli stipendi di gennaio, febbraio e marzo ma non l’Irpef dello stesso periodo, e viene quindi penalizzato di un punto in classifica. Il rischio di non iscriversi al campionato è concreto, la situazione è angosciante.

09 giugno 2014: Filippo Fusco nominato direttore dell’area tecnica. L’avvocato partenopeo era già al lavoro da qualche settimana per sbrogliare le matasse degli onerosi contratti di alcuni giocatori del Bologna, ma in questa data diventa ufficialmente il nuovo direttore sportivo: a lui il compito di costruire una squadra in condizioni economiche disperate, sempre che ci si riesca a iscrivere al torneo.

24 giugno 2014: sbloccato il paracadute, il Bologna si iscrive. La telenovela relativa all’iscrizione ha un happy-end: l’ormai famigerato paracadute di Sky viene sbloccato e il Bologna può onorare tutte le pendenze economiche necessarie a partecipare alla Serie B. Il dramma sportivo viene evitato, ma è chiaro a tutti che così non si possa andare lontano.

01 luglio 2014: Diego Lopez è il nuovo allenatore del Bologna. L’ex difensore centrale uruguagio, fino ad aprile allenatore del Cagliari, firma un contratto annuale per guidare i rossoblù. La conferenza di presentazione del tre luglio è però un Guaraldi-show: “Ho deciso di parlare senza contradditorio. Anche perché le risposte alle vostre domande mi farebbero apparire come il solito coglione”, esordisce prima di raccontare la sua versione dei fatti dopo cinque mesi di totale silenzio.

05 agosto 2014: Daniele Cacia sbarca sotto le Due Torri. È, sulla carta, la ciliegina sulla torta di un mercato condotto egregiamente da Fusco con portafoglio zero. Prima di lui già arrivati Coppola, Oikonomou, Maietta, Ceccarelli, Zuculini, Matuzalem, Troianiello, Giannone e Laribi. Firmeranno anche Paez, Buchel, Bessa e Improta.

17 agosto 2014: Bologna-L’Aquila 1-2, rossoblù subito eliminati dalla Coppa Italia. Pessima partenza del Bologna, che alla prima uscita ufficiale si fa cacciare fuori dalla Coppa Italia perdendo al supplementare in casa contro L’Aquila. Squadra lenta e priva di idee: Lopez deve lavorare ancora molto.

19 agosto 2014: i romani si fanno avanti per acquistare la società. Stefano Bruni, Paolo di Stanislao, Piero Montaquila, Cristina Russo si presentano al Circolo Tennis dell’aeroporto e dicono: “Guaraldi, noi ci siamo: adesso tocca a te”. Dietro ci sarebbe la società austriaca G-Diamonds. Non se ne farà mai nulla, il presidente del Bologna non si fida. A gennaio Montaquila e Di Stanislao acquisteranno il Monza, società in gravi difficoltà economiche. Il 27 maggio ne viene decretato il fallimento.

29 agosto 2014: Bologna sconfitto a Perugia alla prima di campionato. Anche l’esordio in Serie B coincide con una sconfitta, meritata, in quel del Curi. Rossoblù indietro di condizione, umbri già in palla: non c’è scampo ed è due a uno. Gol della bandiera segnato da Cacia su rigore: resterà l’unico penalty assegnato al Bologna per i successivi nove mesi.

09 settembre 2014: Joe Tacopina a Bologna. Il ritorno dell’avvocato americano che nel 2008 aveva rinunciato ad acquistare la società scuota un’intera città: Joe vuole il Bologna, di nuovo, ed è più determinato che mai.

12 settembre 2014: espugnato l’Adriatico, il Bologna trova la prima vittoria. Alla terza di campionato arriva la prima vittoria: Buchel, Acquafresca e Casarini stendono il Pescara in nove minuti. Non sarà l’unica volta che i rossoblù giocheranno lì.

22 settembre 2014: Joey Saputo a Bologna. L’imprenditore italo-canadese proprietario dei Montreal Impact sbarca in città con il suo amico Tacopina: è lui l’uomo forte del gruppo nordamericano interessato alla società, e Bologna già sogna.

25 settembre 2014: Massimo Zanetti si prende il Bologna (più o meno). "Il Bologna F.C. 1909 comunica che oggi 25 settembre 2014 a Treviso si sono incontrati il Presidente Albano Guaraldi, il Sig. Gianni Morandi e il Dott. Massimo Zanetti. A seguito dell'incontro, il Dott. Zanetti rende noto che sottoscriverà un aumento di capitale nel Bologna F.C. 1909 in grado di consentire la continuità aziendale, confermando la fiducia nei quadri dirigenziali, nell'allenatore e nella squadra".

08 ottobre 2014: il Bologna è americano. Tacopina e Saputo non hanno desistito e tornano alla carica. Lo fanno con successo: dopo un CdA fiume, la proprietà dà il via il libera alla loro offerta. Ammainata la bandiera Segafredo, si issa quella a stelle e strisce: si è fatta la storia.

30 novembre 2014: Bologna-Bari 2-0, i rossoblù ingranano. Grazie alla vittoria interna contro i pugliesi il Bologna si porta al terzo posto, dietro Carpi e Frosinone. Sette vittorie, cinque pareggi e quattro sconfitte il bilancio sin qui, non male per una squadra costruita a costo zero.

22 dicembre 2014: Pantaleo Corvino nuovo responsabile dell’area tecnica. Ufficializzato l’ingaggio dell’esperto dirigente, grande amico del chairman Joey Saputo, un ingresso nell’aria da settimane. Di conseguenza, lascia la società Filippo Fusco.

28 dicembre 2014: espugnata Lanciano, Bologna secondo. L’ultima dell’andata è anche l’ultima dell’anno, e il Bologna conclude il 2014 in seconda posizione. Una scalata durata un intero girone, in un campionato in cui il Carpi pare stia giocando per conto suo. Ma mica potrà durare fino alla fine, no?

17 gennaio 2015: 1.500 tifosi a Casteldebole per caricare la squadra. Adunate simili si erano già viste lo scorso anno ma lasciano sempre a bocca aperta. Soprattutto la nuova dirigenza, presente al completo, con Tacopina che immortala tutto con lo smartphone. Due giorni dopo il Bologna ricomincerà la stagione battendo il Perugia al Dall’Ara, giocando una delle sue migliori partite.

02 febbraio 2015: si chiude il mercato, Corvino ne porta sei sotto le Due Torri. Sansone, Da Costa, Mbaye, Mancosu, Gastaldello e Krsticic: questi i giocatori acquistati da Corvino per dare a Lopez una squadra che punti alla promozione diretta.

27 febbraio 2015: il Vicenza banchetta al Dall’Ara, qualcosa non va. Pessima sconfitta interna dei rossoblù nello scontro diretto contro i biancorossi, ora indietro di solamente due punti. Se in trasferta i risultati arrivano, in casa il Bologna non riesce più a vincere: tra Perugia (2-1) e Livorno (2-0) del ventotto marzo trascorrono oltre due mesi.

01 aprile 2015: il tracollo di Carpi. La seconda in classifica va in casa della prima per provare ad avvicinarsi: dopo un inizio convincente, il Bologna subisce la rete di Pasciuti e sbraca totalmente, perdendo anche Zuculini per il resto della stagione. Il Carpi vola a più undici e in tasca ha un biglietto di prima classe per la A, i rossoblù fanno i conti con una situazione difficile. La classifica, però, dice ancora seconda piazza.

14 aprile 2015: tolto il punto di penalizzazione. Pennellata all’incrocio di Mattia Grassani, che trova l’appiglio legale giusto e dà un po’ di ossigeno a una squadra in apnea.

04 maggio 2015: Lopez esonerato, tocca a Delio Rossi. A Frosinone il Bologna si giocava le ultime speranze di conquistare direttamente la Serie A ed è stato preso a pallate, nonostante il risultato dica un solo gol di scarto. Un lungo conciliabolo nel post partita tra i vertici societari fa sospettare quello che accadrà due giorni dopo: Diego Lopez viene esonerato, al suo posto l’esperto Delio Rossi. Mossa tardiva per i più, a solo tre giornate dalla fine: al tecnico riminese si chiede tanto.

22 maggio 2015: la prima vittoria di Rossi. Dopo i pareggi contro Avellino e Pro Vercelli, all’ultima della stagione regolare il Bologna batte il Lanciano per uno a zero grazie a un gol di Mbaye. Solo a fine partita, dopo che il Vicenza ha ribaltato il risultato col Frosinone, si scopre da quale sfida uscirà l’avversaria della semifinale playoff: sarà o Spezia o Avellino.

02 giugno 2015: il Bologna è in finale. L’Avellino ha espugnato a sorpresa La Spezia e affronta il Bologna. I rossoblù sbancano il Partenio grazie a un gol di Sansone e al ritorno possono anche perdere con un gol di scarto: succede proprio così, in una partita eterna e stordente. All’ultimo secondo Castaldo stampa un pallone sulla traversa da pochi passi: il cuore di migliaia di persone si ferma un istante, poi riprende a battere.

05 giugno 2015: Pescara-Bologna 0-0. Il Pescara è forte. Il Pescara è in forma. Il Pescara corre. Il Pescara ha un islandese che, anziché dedicarsi alla pastorizia, ha deciso di fare il fenomeno in Serie B. Ma il Pescara è umano, e dopo aver messo sotto i rossoblù nel primo tempo, nella ripresa arranca e il Bologna potrebbe anche fare male in contropiede. Ah, sì: Melchiorri prende una traversa. Finisce zero a zero: il Bologna al ritorno ha a disposizione due risultati su tre.

07 giugno 2015: duemila tifosi all’allenamento al Dall’Ara. La febbre per il ritorno è altissima, da vendere restano solo pochi biglietti della tribuna. All’antivigilia della finale il Bologna si allena a porte aperte al Dall’Ara, e i tifosi naturalmente rispondono “presente”. L’atmosfera è elettrizzante, il countdown è partito.

09 giugno 2015: #conquistiamolA.