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Corvino: “Pressione creata ad arte per dividere tra vecchi e nuovi”

La conferenza è terminata. “Penso che i ragazzi siano concentrati sui playoff, cercheranno di mettere tutto quello che hanno dentro perché la città e i tifosi lo meritano. Se la nostra squadra sta bene non bisognerebbe...

Redazione TuttoBolognaWeb

La conferenza è terminata.

"Penso che i ragazzi siano concentrati sui playoff, cercheranno di mettere tutto quello che hanno dentro perché la città e i tifosi lo meritano. Se la nostra squadra sta bene non bisognerebbe preoccuparsi degli altri, bisogna trovare gamba e testa giuste per raggiungere la Serie A".

Domanda sul Corvino poco propenso a cambiare guida tecnica: "Per mia natura cerco sempre di aiutare i tecnici, non posso però sembrare un integralista, sono un uomo di calcio e so che ci sono certe dinamiche che ti richiedono di essere pronto a intervenire".

"Se avessi fatto qualcosa in più forse saremmo rimasti secondi. Avrei rifatto le stesse cose, il mercato invernale è breve e ristretto e in quel periodo c'erano da cogliere alcune opportunità che poi sono arrivate a Bologna. Peccato non aver portato alcuni elementi che ho seguito".

"Se una squadra perde solo tre volte ed è seconda difesa, significa che i valori ci sono. Quando il margine è di pochi punti alcune analisi su cosa ha influito le abbiamo fatte"

Domanda sul futuro e una possibile permanenza in B: "Parliamo del presente - ha detto Corvino categoricamente - abbiamo questo finale che ci vede coinvolti nella speranza di raggiungere il nostro obiettivo. Dopo parleremo del futuro".

Domanda sulle sette partite senza segnare in casa: "In casa in ventuno partite tutta la squadra ha fatto otto gol, quattro degli attaccanti. Non è soltanto colpa delle punte, servirà fare una analisi che tiene conto di tanti fattori".

Ancora sulle aspettative. "Non ho detto che i tifosi mettono pressione, anzi, cercano grazie all'entusiasmo e alla passione di stare vicini ai calciatori. Tutto questo fa bene e trascina la squadra. A livello mediatico la pressione invece si sente, sono arrivato per ultimo ma ad arte qualcosa per dividere è stato fatto tra vecchi e nuovi. I calciatori però non danno peso a queste cose. Alzando l'asticella è logico che una proprietà nuova porta aspettative, soprattutto con la squadra al secondo posto. La squadra è nelle condizioni di poter vincere ai playoff nonostante due infortuni grossi come quello di Zuculini e Gastaldello".

Domanda sui progetti futuri in caso di Serie A. "Il nostro impegno è quello di costruire inizialmente fondamenta importanti a prescindere dalla categoria. Se sarà Serie A meglio ancora. Dobbiamo crescere costantemente, anche a livello giovanile".

Non solo prima squadra. "Frequento Casteldebole da soli tre mesi, è un stato un periodo di conoscenza reciproca e non siamo concentrati solo sulla prima squadra. Stiamo cercando di costruire fondamenta solide e lavoriamo sodo a Casteldebole per fare questo".

Gli si chiede delle pressioni della piazza: "Bologna ha tante aspettative e qui non bisogna vincere ma stravincere. Chi è abituato alle pressioni le sopporta, altri no. Bologna è una piazza straordinaria a livello di tifoseria e non credo che i giocatori abbiano avvertito un peso insopportabile. Forse a livello mediatico un po' di più, alcune pressioni sono state costruite ad arte".

Domanda su Daniele Cacia, passato riserva con l'arrivo di Delio Rossi. "Il tecnico ha visto un reparto che in ventuno partite ha segnato solo in tre circostanze, in casa gli attaccanti hanno fatto gol solo in due partite. Evidentemente il tecnico ragiona sulla base degli elementi che reputa più in forma e che gli danno più certezze. E' diritto dell'allenatore fare delle scelte e da parte nostra non giudicarle".

"Ho voluto dedicare questo momento a voi come stampa bolognese generale dopo le richieste di qualche intervista. Rivolgo un saluto a tutti voi e ai tifosi".

La conferenza è iniziata