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Carpi travolgente, il Bologna soccombe tre a zero

Il Carpi travolge tre a zero il Bologna nel big match del mercoledì e conquista idealmente, e meritatamente, la Serie A. Una partita strana quella del Cabassi, in cui il Bologna prima di crollare ha avuto più di una chance per...

Luca Lollini

Il Carpi travolge tre a zero il Bologna nel big match del mercoledì e conquista idealmente, e meritatamente, la Serie A. Una partita strana quella del Cabassi, in cui il Bologna prima di crollare ha avuto più di una chance per portarsi avanti, ma non è riuscito a sfruttarle.

A dispetto delle aspettative (come al solito) Diego Lopez conferma il tre cinque due che ha dato la svolta contro il Livorno, scegliendo Ferrari in luogo dell’infortunato Maietta: per il resto nessuna variazione rispetto a sabato scorso. Niente sorprese invece nel Carpi, con il match-winner di Vicenza Kevin Lasagna preferito a Mbakogu al centro dell’attacco nel canonico quattro tre tre. Partono meglio i biancorossi, che si travestono da Bologna e danno vita a un buon giro palla che, però, non porta praticamente da nessuna parte. Cercano molto la fascia sinistra gli uomini di Castori, dove però Di Gaudio trova sempre la buona opposizione di Oikonomou. Il Bologna, invece, si mostra sornione e paziente, senza così scoprire i fianchi all’avversario. E, indossando per una volta i panni dei padroni di casa, prova a far male in contropiede. Il primo strappo della gara, infatti, nasce da un lancio preciso di Matuzalem a cercare Sansone in profondità: l’ex Samp scatta, sportella, entra in area e calcia sul primo palo, ma lo splendido riflesso di Gabriel fa già intuire che potrebbe essere una serata storta. E’ il 23’, il Carpi si spaventa e il Bologna comincia a spingere. Tre minuti dopo, ancora Sansone ci prova direttamente su calcio piazzato, la specialità della casa: l’incrocio dei pali sente il pallone sibilargli accanto. Ma è ormai un one man show, Sansone contro tutti, poiché al 29’ è sempre il suo sinistro a spaventare il Cabassi. Non c’è niente da fare, però, perché anche stavolta la sfera va a una manciata di centimetri dal palo. E il Carpi? La capolista? Rintanata e impaurita? Esatto, dei biancorossi non c’è traccia.

E infatti al 37’ il Carpi va in vantaggio.

Il più classico dei fulmini a ciel sereno. Tutto nasce da una rimessa laterale sulla sinistra, con la palla che arriva a Letizia. Due passi verso il centro, testa che si alza, tiro che viene scoccato. È un tiro sbilenco, debole, corto. È un tiro talmente strambo che diventa un cross: Pasciuti intuisce, si infila tra Morleo e Ferrari e con una zampata al volo insacca l’uno a zero. Difesa pietrificata, ci si guarda senza capire, anche tra i tifosi. Il Bologna accusa il colpo, il Carpi è ovviamente rinvigorito e riconquista terreno. L’ultima occasione della frazione, però, è ancora targata rossoblù: Morleo prova una sberla dalla distanza che sfiora il palo: strano, non era ancora successo stasera.

Dopo un primo tempo beffardo, la ripresa inizia con le marce basse. Ci pensa Ferrari ad alzarle, però agli altri, quando dopo sei minuti gestisce malamente un pallone a metà campo consentendo a Lasagna di partire in contropiede: la difesa rossoblù chiude sull’attaccante in extremis. Il Bologna non gira più bene come prima, gli uomini di Castori se ne accorgono e ne approfittano. Al 56’ Di Gaudio scambia sulla sinistra con Letizia, e dopo aver ricevuto palla sull’angolo dell’area conclude a giro sul secondo palo, dove Da Costa non può arrivare: due a zero. Lopez toglie Ferrari e inserisce il ritrovato Mancosu, che al 67’ ci prova di testa ma senza troppa convinzione. Nello stesso istante, quatto quatto, è sceso invece in campo anche Murphy con una delle sue leggi. Dopo il colpo di testa dell’ex Trapani, infatti, il gioco non può riprendere: Zuculini è a terra al limite dell’area. Si tiene il ginocchio destro e si dispera, lo staff medico entra ma l’argentino non può tornare in campo. Esce in barella, visti i precedenti clinici le sensazioni non sono buone. Bene no? Lopez tenta il tutto per tutto e fa entrare Improta, ma a nove dalla fine l’occasione di riaprire clamorosamente la partita ce l’ha ancora Mancosu: Sansone crossa dalla sinistra, la difesa del Carpi è posizionata male e il sardo può incornare da due passi. Gabriel miagola e dice di no, anche a sto giro, ma i demeriti del numero dieci superano i meriti del portiere. Quella era davvero l’ultima chance per tornare a galla, poiché nell’azione successiva il Carpi chiude i conti: Lollo triangola con Casarini e infila Da Costa in rasoterra. Game set and match. Anzi, quasi, dal momento che un minuto dopo Laribi si fa espellere per un intervento a gamba tesa.

È arrivato anche il nervosismo, è calato del tutto il sipario. Il Bologna esce dal Cabassi con le ossa rotte, e oggi scoprirà quanto sia stato grave a livello di classifica. A livello di morale, lo sappiamo già.