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Brutto Bologna, Pazzini lo castiga

Il Bologna è la squadra che in serie a vanta più bestie nere di tutto il campionato. C’è un giocatore che quando vede rossoblù è implacabile: Giampaolo Pazzini. Tre reri all’andata, due al ritorno. In...

Manuel Minguzzi

Il Bologna è la squadra che in serie a vanta più bestie nere di tutto il campionato. C'è un giocatore che quando vede rossoblù è implacabile: Giampaolo Pazzini. Tre reri all'andata, due al ritorno. In ogni caso Pazzini o non Pazzini è stato un brutto Bologna, forse stanco sia mentalmente che psicologicamente dopo la partita di coppa Italia e che meritatamente è uscito sconfitto da San Siro. Troppo Milan per questa versione (a tratti inedita) del Bologna che a parte un arrembaggio finale dopo l'autorete di Mexes non ha creato quasi nulla dalle parti di Abbiati.

La partita. Pioli a sopresa schiera Riverola sulla trequarti e Pazienza a centrocampo, evidentemente durante la settimana aveva visto qualche titolare stanco visto l'impiego di due giocatori quasi mai utilizzati, soprattutto lo spagnolo. Che sarà una partita dura lo si vede fin da subito con un Milan arrembante e pressante, con l'idea di sfondare dalle fasce laterali con i duetti Abate-El Shaarawy e Costant-Niang. Cherubin e Garics soffrono molto le sfuriate dei veloci avversari mettendo in difficoltà l'intera difesa. Agliardi è costretto a salvare (da campione stavolta) sul faraone, Pazzini e Costant mentre il Bologna sostanzialmente si fa vedere solo con un tiro di Riverola da fuori ben indirizzato ma sventato da Abbiati. I rossoblù fanno fatica, sono più lenti e non riescono a mettere assieme due passaggi dietro fila: Perez svolge il suo encomiabile lavoro di copertura e Pazienza non è di certo il regista dai piedi sopraffini che servirebbe come il pane. Diamanti appare appannato, Riverola a tratti impalpabile e Gilardino stanco e poco servito. Un cocktail perfetto, per il Milan.

Nel secondo tempo la musica non cambia. I rossoblù non sono in grado di gestire un singolo pallone e per il Milan è vita facile attaccare senza troppa paura. Rossoneri vicini alla rete con Mexes (murato a botta sicura) e con Pazzini che si divora il vantaggio da pochi passi. Dall'altra parte Gilardino si mangia un contropiede con un brutto stop, i sintomi di una sconfitta si notano tutti. Agliardi (migliore dei suoi) salva ancora su El Shaarawy e il Milan prende sempre più fiducia. Ad ogni modo nel calcio sembra esserci una regola scritta: quando di fronte ci sono Milan e Bologna state sicuri segnerà Pazzini. Proprio quello che accade al 19' della ripresa appena dopo la sostituzione di Gilardino con Gabbiadini. La rete dei rossoneri è la prova lampante di come oggi non ci fosse storia, sotto tutti i punti di vista. Nata da un disimpegno errato di Perez, viene conclusa dal "pazzo" dopo la vittoria sul rimpallo calciando addosso ad un Antonsson, nel frattempo caduto a terra, e senza possibilità di evitare il pallone, che docilmente scavalca un incolpevole Agliardi. I rossoblù non reagiscono, anche se Gabbiadini da un po' di vivacità all'attacco. Il raddoppio porta sempre la firma di Pazzini dopo un sombrero in area (ai danni di Portanova) e conclusione al volo. Rete da grande attaccante, ma ampie responsabilità difensive. Non di certo del portiere. Mexes decide di riaprire i giochi con una autorete incredibile. La rimonta stavolta però non riesce. I rossoblù non ci sono. Agliardi perfetto per novanta minuti, tutto il resto no. Crocifiggiamo gli altri dieci come fatto col portiere martedi? Purtroppo tutti sbagliano. Si discuterà molto sulle scelte di Pioli pre e durante la partita. Potrebbe aver visto giocatori stanchi dopo la coppa e puntato su gente più fresca. Il problema è che questo Bologna non può permettersi di schierare le riserve. Il risultato si è visto ampiamente.