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Bologna-Vicenza: gli avversari

Per la ventottesima giornata di campionato, nell’anticipo di domani sera al Dall’Ara il Bologna sfiderà il Vicenza di Pasquale Marino, la squadra più in forma del torneo dopo i rossoblù. La gara dell’andata...

Luca Lollini

Per la ventottesima giornata di campionato, nell’anticipo di domani sera al Dall’Ara il Bologna sfiderà il Vicenza di Pasquale Marino, la squadra più in forma del torneo dopo i rossoblù. La gara dell’andata la si ricorda non tanto per quanto successo in campo ma per alcune presenze importanti sugli spalti. Era, infatti, la prima uscita ufficiale della nuova dirigenza del Bologna e no, non stiamo parlando di Tacopina & Co. Seduto in tribuna, infatti, c’era Massimo Zanetti, di fatto neo proprietario del club, e insieme a lui Luca Baraldi, Albano Guaraldi e Gianni Morandi. Un’avventura destinata a durare poco poiché, quattro giorni dopo Vicenza-Bologna, una notte di Casteldebole avrebbe consegnato la società agli americani: sembra un secolo fa. In campo, quel quattro ottobre venne fuori uno scialbo zero a zero.

IL CAMPIONATO DEL VICENZA – È decisamente una stagione incredibile quella disputata sin qui dai biancorossi, ripescati in Serie B il giorno stesso in cui cominciava ufficialmente il campionato. È stato però necessario un cambio in panchina per vedere qualcosa di buono, poiché dopo undici giornate il Vicenza era in zona playout con solamente dieci punti conquistati. Allora via Giovanni Lopez e dentro Pasquale Marino, volpone di categoria, e le cose iniziano a cambiare. Sconfitta all’esordio contro il Carpi primo in classifica e poi cinque risultati utili consecutivi, con tredici punti conquistati: i veneti salgono all’undicesimo posto. Il 2014 lo concludono con una sconfitta a Frosinone che li fa retrocedere di un paio di posizioni, ma è nel 2015 che il Vicenza ha ingranato la marcia, grazie anche al consolidamento del 4-3-3: un pareggio alla prima contro il Latina e poi cinque vittorie consecutive, per un totale di sedici punti, dieci gol fatti e due subiti. Così adesso la squadra di Marino si trova addirittura al quarto posto a pari merito con il Livorno, due lunghezze dall’Avellino e quattro dal Bologna, ovvero dalla promozione diretta.

DA TENERE D’OCCHIOAndrea Cocco è il capocannoniere della squadra grazie agli undici gol segnati, di cui cinque solamente nelle sfide di ritorno contro Ternana (doppietta) e Perugia (hat-trick e pallone che va a casa con lui). L’attaccante, sardo come Mancosu, è già a una rete dal suo record stagione, stabilito nel 2011/12 indossando la maglia dell’Albinoleffe. A Bologna lo sapevamo trequartista/ala, ma a Vicenza Davide Di Gennaro è diventato un giocatore fondamentale giocando playmaker nel 4-3-3 studiato da Marino; un arretramento alla Pirlo, per lanciarci in paragoni scomodi, ma in effetti il ventiseienne cresciuto nel Milan sta dando il meglio di se davanti alla difesa: si potrebbero aprire scenari diversi per lui? È una domanda che si pone anche Lorenzo Laverone, ex terzino che, oggi, nell’attacco a tre del Vicenza si muove come ala destra; si muove tanto e si muove bene, come testimoniano i cinque assist stagionali serviti. Il secondo marcatore della squadra (orfana, ricordiamo, di Antonino Ragusa per la rottura del crociato) non è un attaccante bensì un centrocampista, ovvero Federico Moretti con quattro segnature; il mediano, arrivato in Veneto durante la finestra extra di mercato concessa al club, si sta dimostrando un giocatore temibile anche in attacco e non solo un buon giocatore di sacrificio.

MERCATO – Arrivato in prestito dal Sassuolo e subito mandato in campo a rinforzare la difesa, Thomas Manfredini (1980) è già una pedina inamovibile dell’undici vicentino. Dal Latina, via Milan, è stato preso Andrea Petagna (1995), attaccante di peso chiamato a sostituire Cocco quando necessario; come contro il Bari, quando ha segnato la rete decisiva per espugnare il San Nicola. Altro giovane interessante, cercato in estate dal Bologna, è Leonardo Spinazzola (1993); scuola Juve, il ragazzo era approdato all’Atalanta dove però non ha trovato spazio: per questo motivo il trasferimento in Veneto. In uscita da segnalare più che altro la partenza di Lores Varela, che non ha certo lasciato un ricordo indelebile tra le mura del Menti.