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Bologna, la svolta è a centrocampo

di Manuel Minguzzi Il Bologna non prende da gol da Chiavari, da quella rete in mischia di Mazzarani che sembrava aver punito un Bologna opaco e meno incisivo del solito, invece, prima con cinismo e a Cittadella con un pizzico di gioco, sono...

Redazione TuttoBolognaWeb

di Manuel Minguzzi

Il Bologna non prende da gol da Chiavari, da quella rete in mischia di Mazzarani che sembrava aver punito un Bologna opaco e meno incisivo del solito, invece, prima con cinismo e a Cittadella con un pizzico di gioco, sono arrivati otto risultati utili consecutivi. Se la difesa ha sempre retto abbastanza bene, sia con Oikonomou che con Gastaldello (e soprattutto grazie a Coppola), i rossoblù hanno messo in mostra una certa difficoltà nel produrre gioco; soprattutto contro squadre chiuse. In una rosa un po' appesantita anche di gambe, Lopez ha preferito mantenere equilibrio affidandosi per un certo periodo alle giocate in attacco degli uomini di valore su cui può fare affidamento; uno su tutti Laribi. Ha destato qualche perplessità l'utilizzo di Casarini a destra e Buchel a sinistra, infatti i rossoblù non sono riusciti ad imporre una manovra veloce e qualitativa, mancava il guizzo, la verticalizzazione e la giocata che potesse creare superiorità numerica, anche perché non si può sempre chiedere al solo Matuzalem di sorreggere la mediana. Ed ecco dunque la mossa che ha cambiato lo spartito, che ha sparigliato le carte in tavola: l'ingresso di Nenad Krsticic. Il serbo ha fornito gestione del possesso, giocate, visione di gioco ed, appunto, verticalità. L'azione del gol è l'esempio più calzante: palla in profondità per il taglio di Masina che imbecca Laribi a centroarea. Tre passaggi per arrivare in porta, ovvero quella velocità di gioco e di pensiero che è mancata nell'ultimo mese. Serviva un altro uomo di qualità in mezzo al campo oltre a Matuzalem, proprio quel brasiliano che qualche anno fa rischiò di far terminare in anticipo la carriera di Krsticic con un intervento killer durante un derby. Ma i due hanno fatto pace e sabato sono stati i migliori in campo, a testimonianza del fatto che il Bfc avesse bisogno di ripartire dal centrocampo, ovvero il ruolo giudicato più coperto nel girone di andata grazie alle sontuose prestazioni di due giocatori ora in difficoltà: Zuculini e Buchel. Passerà anche dal recupero di questi elementi la promozione del Bologna, perché due calciatori validi dovranno gioco forza tornare decisivi nei mesi finali. Non dimentichiamoci però che Nenad Krsticic è stato portato da Pantaleo Corvino durante il mercato di gennaio, ulteriore testimonianza della bontà del lavoro svolto e della assoluta coesione tra vecchi e nuovi. Le divisioni non fanno parte di questo Bologna.