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Bologna-Catania: gli avversari

Non c’è tempo per prendersi una pausa, non c’è tempo per sedersi e ripensare alle nefandezze di Fabio Maresca. Domani infatti il Bologna scenderà già in campo per la trentottesima giornata di Serie B, quando...

Luca Lollini

Non c’è tempo per prendersi una pausa, non c’è tempo per sedersi e ripensare alle nefandezze di Fabio Maresca. Domani infatti il Bologna scenderà già in campo per la trentottesima giornata di Serie B, quando al Dall’Ara arriverà il Catania. Un’altra sfida chiave in ottica promozione, contro la squadra che più ha disatteso le aspettative in questo torneo ma che ultimamente sembra aver davvero trovato la sua quadratura. Sarà la sfida dei tredici rigori contro uno, e che arriva proprio dopo le forti polemiche giustamente sollevate del Bologna nel post Bari: servirà una designazione di spessore per evitare fischiate discutibili come ad esempio quella dell’andata, quando Luca Pairetto assegnò un generosissimo rigore a Calaiò. Finì due a due quella gara, con il Bologna avanti per due a zero (Zuculini e Acquafresca) e apparentemente in controllo al 55’, ma che si fece poi recuperare come spesso accadeva a quei tempi. Cani e Calaiò siglarono la rimonta etnea, altra gara zeppa di rimpianti per il Bologna.

IL CAMPIONATO DEL CATANIA – Stagione complessa quella dei rosso azzurri, accreditati in estate come favoriti a una pronta risalita in Serie A ma che in realtà hanno dovuto fronteggiare per mesi lo spettro, addirittura, della retrocessione. La prima vittoria è arrivata solamente alla sesta giornata, seguita però da tre sconfitte filate. Momento positivo tra la fine di ottobre e la fine novembre, con quattordici punti conquistati in sei giornate, ma poi crollo con sette gare senza vittorie. Siamo a cavallo tra il girone di andata e quello di ritorno, e al giro di boa la guida tecnica viene cambiata: Marcolin al posto di Pellegrino. La squadra è in zona playout, ritrovandosi così ad affrontare un tipo di campionato al quale non era certamente preparata. Il nuovo allenatore sembra ridare smalto ai giocatori e porta a casa due vittorie consecutive, tuttavia sopraggiunge un’altra serie di stavolta ben otto incontri privi di successi, al termine dei quali il Catania è clamorosamente terzultimo: sarebbe retrocessione diretta. Sarà stato questo spauracchio, sarà stata l’ennesima riproposizione della difesa a quattro, fatto sta che ora i siciliani sembrano davvero ingranato le marce alte: hanno infatti una striscia aperta di cinque vittorie filate, grazie alla quale si sono tirati fuori dalla zona calda. Anzi, in questo momento la zona playoff non è tanto più distante di quella playout: alle pendici dell’Etna ci sperano.

DA TENERE D’OCCHIO – Nonostante le difficoltà, l’attacco del Catania è tra i migliori del campionato con cinquantaquattro gol segnati. Capocannoniere della squadra è Emanuele Calaiò, in virtù delle diciassette reti segnate alle quali vanno aggiunti ben nove assist; rapace d’area, il trentatreenne attaccante palermitano è sicuramente l’uomo più pericoloso. Tutt'altro che da meno Riccardo Maniero, a quota diciotto in campionato: arrivato a gennaio dal Pescara, la punta ora non sta deludendo con sei reti realizzate. Marcolin nella formazione titolare lo alterna a Lucas Castro, centrocampista offensivo temibile anche come dodicesimo uomo: contro la Ternana, venerdì, ha giocato una mezz’ora infuocata. Alle spalle delle punte agisce l’inamovibile Alessandro Rosina, l’uomo che deve dare qualità al gioco catanese; promessa mai del tutto esplosa, quest’anno ha segnato quattro reti e servito nove assist. Perno della mediana è Fabian Rinaudo, combattente argentino sempre pronto a sacrificarsi per la squadra.

MERCATO – Gennaio rivoluzionario per il Catania, con tanti acquisti importanti. Oltre al già citato Riccardo Maniero (1987) in attacco, a centrocampo sono arrivati Manuel Coppola (1982) dal Cesena e Daniele Sciaudone (1988) dal Bari: soprattutto quest’ultimo si è inserito molto bene negli schemi di Marcolin. A puntellare la difesa, invece, sono stati prelevati due pezzi da novanta per la Serie B: il centrale Luca Ceccarelli (1983), fino a gennaio leader della retroguardia spezzina, e il terzino Lorenzo Del Prete (1986), protagonista di un ottimo girone d’andata con il Perugia. In porta, infine, dal Torino è sbarcato nientepopodimeno che Francois Gillet (1979), giocatore che a Bologna conosciamo bene.