news

Zauli: “Domenica partita delicata. Cambiare allenatore non servirebbe”

Un grande ex della partita di domenica tra Bologna e Palermo è Lamberto Zauli. L’ex trequartista, esploso con il Vicenza di Guidolin, ha disputato due stagioni e mezzo al Bologna e tre stagioni al Palermo nelle quali ha lasciato il segno con...

Redazione TuttoBolognaWeb

Un grande ex della partita di domenica tra Bologna e Palermo è Lamberto Zauli. L’ex trequartista, esploso con il Vicenza di Guidolin, ha disputato due stagioni e mezzo al Bologna e tre stagioni al Palermo nelle quali ha lasciato il segno con rispettivamente 12 e 14 reti. Andiamo a sentire le sue parole sulle pagine del Carlino: “Il Bologna è reduce da una promozione, la squadra è stata ricostruita interamente investendo molto sui giovani. E’ tutto normale, solo giocando con il coltello tra i denti e superando le difficoltà di questo inizio il Bologna potrà prendere coraggio e uscirne”. Zauli, ora allenatore del Santarcangelo, ha affrontato in estate il Bologna e ha raccontato di aver notato già allora alcuni segnali di difficoltà: “Quando hai un centrocampo tutto nuovo e giovane è normale pagare lo scotto con una gestione non sempre lucida delle partite: Sassuolo e Udinese ne sono la dimostrazione e senza quei punti lasciati per strada oggi il Bologna sarebbe più tranquillo. Ma c’è il talento e la qualità per crescere nel prossimo futuro”. Fiducioso invece sulla conferma di Rossi e Iachini indipendentemente dal risultato di domenica: “Cambiare non servirebbe, Bologna e Palermo potranno superare questo brutto momento solo tenendo in sella Rossi e Iachini perchè i giovani non hanno bisogno di stravolgimenti, ma di continuità e serenità ed entrambi i club stanno puntando seriamente sui giovani”. Poi, prosegue Zauli: “La svolta, secondo me, dipende dalla mediana. Quando rientrerà Donsah e cresceranno Crisetig e gli altri ragazzi, allora il Bologna cambierà volto anche in attacco e difesa”. Infine un cenno dell’ex trequartista  sulla partita di domenica, ricordando anche i trascorsi da entrambe le parti: “Partita delicata che muove in me ricordi belli: a Palermo arrivai con l’avvento di Zamparini, l’entusiasmo della città ci metteva le ali, mentre Bologna è stata la mia big, perchè per storia, blasone e calore della gente città e club meritano i quartieri medio alti. Ma visto il momento dico che se la partita non si sblocca su un episodio all’inizio potrebbe finire in parità: la paura di perdere potrebbe farla da padrone”.