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Virtus, che imbarcata senza Ray: a Brindisi è -27

Dura solo un tempo la trasferta brindisina della Virtus, il primo, durante il quale i bianconeri si dimostrano vivaci e intraprendenti. Nel secondo, invece, vengono annichiliti dai padroni di casa: 81-54 il finale, un passivo di 27 punti che...

Luca Lollini

Dura solo un tempo la trasferta brindisina della Virtus, il primo, durante il quale i bianconeri si dimostrano vivaci e intraprendenti. Nel secondo, invece, vengono annichiliti dai padroni di casa: 81-54 il finale, un passivo di 27 punti che riporta tutti prepotentemente coi piedi a terra.

La Virtus scende in Puglia senza poter contare sul capitano Allan Ray, fermato dai problemi al piede, ma con un Pittman deciso a confermarsi dopo la prova decisiva all’esordio. È proprio lui l’uomo più cercato del primo quarto, con prima Gagic e poi Milosevic che faticano ad arginarlo sotto canestro: ne segna otto in sette minuti l’ex Miami, tirando con l’80% e dimostrandosi così un terminale più che efficace. A coadiuvarlo in questo inizio di gara Pendarvis Williams, autore degli altri unici cinque punti bianconeri, di cui tre grazie a una prepotente schiacciata in contropiede con fallo subito. Dall’altra parte Brindisi si tiene più che a galla, chiudendo avanti di tre la frazione grazie a un parziale di 7-0 firmato Scott, Cournooh e Gagic.

Il secondo quarto si apre con un Pittman gravato immediatamente di due falli, una brutta notizia per la Virtus che però dimostra di non dipendere totalmente dal centrone americano. Sale infatti in cattedra Odom, che alza decisamente il ritmo del match e assieme a Fontecchio piazza alcune giocate di tecnica e agonismo in grado di mozzare il fiato ai pugliesi. Su tutti un gran rimbalzo offensivo a 4’ dal termine, con assist in simultanea per l’appoggio di Williams. Oltre ai tre citati, tuttavia, nessun altro bianconero va a segno dal campo, e ai 21 punti della frazione contribuisce solo Gaddy con un tiro dalla lunetta. Sono però sufficienti a tornare negli spogliatoi con un onesto +7: se le percentuali da due continuassero a essere quelle del secondo quarto (40% Brindisi, 72.7% Virtus) la partita sarebbe chiusa.

Non è affatto così, proprio per nulla, poiché la ripresa è un vero e proprio dominio brindisino, con la Virtus che lascia preoccupantemente fare. Sono Harris e soprattutto uno scatenato Kadji (0 punti sin lì, 13 nel terzo quarto) a dare lo strappo, trainando la gara a un ritmo che i ragazzi di Valli non riescono a tenere e che anzi li manda in confusione, con tre palle perse ma tutte letali e la percentuale da 2 che crolla al 33%. Non sbagliano una tripla invece i padroni di casa, che con un parziale di 19-5 ribaltano il risultato e non lo mollano più. Il dato peggiore per i bianconeri, però, forse sono gli 0 falli commessi nei primi 6’46’’ della frazione: quasi un segno di resa. Alla fine del periodo la squadra di Bucchi avrà segnato 28 punti, uno in più di quelli infilati nell’intero primo tempo.

Certo, le lunghezze di svantaggio bianconere alla terza sirena sono otto, non insormontabili, ma si fa in fretta a capire che anche l’ultimo quarto sarà un calvario. Piove di tutto nel cesto ospite, in un finale di gara che si trasforma in uno show con alley-hoop e no-look per il tripudio dei tremila tifosi casalinghi. 81-54 il risultato finale, in un secondo tempo da 54-20: chiaro che meno si ripeterà, meglio sarà.

ENEL BRINDISI – OBIETTIVO LAVORO BOLOGNA 81-54

Enel Brindisi: Banks 13, Reynolds 4, Scott 9, Cournooh 5, Harris 13, Cardillo 0, Milosevic 7, Pacifico NE, Gagic 4, Zerini 9, Marzaioli NE, Kadji 17. All.: Bucchi

Obiettivo Lavoro Bologna: Pittman 12, Fabiani NE, Vitali 0, Cuccarolo 0, Gaddy 3, Williams 18, Fontecchio 6, Mazzola 2, Oxilia 0, Odom 13, Ray NE. All.: Valli